Sabato scorso a Coreglia ha avuto luogo un’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale in ricordo di due illustri artisti che nello scorso secolo soggiornarono in quel borgo: il pittore Carlo Carrà e il poeta Giuseppe Ungaretti. Carrà vi giunse nel 1925, su invito dell’amico Manara Valgimigli: l’artista conosceva allora un periodo di crisi, da cui il soggiorno a Coreglia riuscì a salvarlo, sollevandolo con i colori e la luminosità della montagna toscana. “Il mio spirito” ricordava Carrà “si sentiva più pacificato e non mi conturbavano più quelle tetre disperazioni dell’immediato dopoguerra, non più quelle desolate sofferenze che seguirono la mia uscita da Brera. Avevo ormai acquistato una pacata fiducia nelle mie possibilità pittoriche”. Fu allora, nell’estate del 1925, che Carrà invitò a fargli visita un altro amico che attraversava un buio periodo: il poeta Giuseppe Ungaretti, che a Coreglia trascorse giorni di serenità immersa nella natura.
A ricordare la magnifica presenza dei due a Coreglia è stata apposta e scoperta, lo scorso sabato, un’epigrafe installata sulla casa dove i due abitarono, all’ombra del duomo paesano. Dopo la scopertura, il pubblico presente con tanti ragazzi delle scuole e spettatori, ha concluso la mattinata presso il teatro Bambi, dove Carrà e Ungaretti sono stati commemorati dal prof. Umberto Sereni, docente di storia contemporanea presso l’Università di Udine, che con la consueta competenza e brillantezza ne ha ripercorso le vicende. Un ricordo, quello di Ungaretti, che non si ferma nel borgo medievale degli Antelminelli: così come l’apposizione della lapide coreglina è avvenuta nel centenario della pubblicazione della raccolta poetica “Il porto sepolto”, il prossimo 16 dicembre sempre grazie ad una iniziativa del prof. Sereni, una lapide sarà apposta a Udine sull’edificio che ospitava la tipografia che per prima diede alle stampe quell’importante volume.
Le iniziative di Coreglia per Carrà e Ungaretti non si fermano però qui: durante il suo intervento il prof. Sereni ha annunciato la possibilità che nel 2017, in collaborazione con la Fondazione Ragghianti, si tenga nel paese una mostra dei lavori di Carrà.
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