Kme: hanno vinto la paura e la rassegnazione.
Se le altre sigle sindacali esprimono soddisfazione per la vittoria del si al referendum dei lavoratori di KME, esprime invece la sua forte contrarietà la FIOM. Il segretario provinciale Mauro Rossi rixhiara che l’esito del referendum è stato l’ulteriore passo verso il ridimensionamento prima e poi la chiusura dello stabilimento di Fornaci:. Ecco le sue dichiarazioni:
“La direzione di Kme ha ottenuto ciò che voleva: le pressioni ed i ricatti messi in atto hanno fatto sì che vincessero la paura e la rassegnazione. Adesso l’azienda avrà le mani libere per fare quello che voleva: espellere 138 lavoratori (oltre ai 22 che già se ne sono andati) dalla fabbrica.
Questi lavoratori saranno parcheggiati per due anni sulla montagna pistoiese per seguire corsi di formazione finalizzati, se va bene, alla ricollocazione di 38 persone in lavori in gran parte stagionali.
Si tratta di un ulteriore passo verso il ridimensionamento dello stabilimento a cui altri passi seguiranno, con l’obiettivo esplicito di dimezzare l’organico aziendale. Ma una fabbrica come quella di Fornaci di Barga con 300 dipendenti prima o poi rischierà di non avere più senso. Kme rimarrà una società sempre più, se non esclusivamente, tedesca.
Non aver capito che accettare questo accordo (imposto dall’azienda) significava spianare la strada al progressivo svuotamento dello stabilimento, a nostro avviso, è stato un errore di cui si pagheranno purtroppo le conseguenze.
I problemi veri rimangono gli stessi e non verranno risolti in virtù di questo accordo. Fin da subito dovremo continuare a fare i conti con il fatto che l’azienda è praticamente ferma, non solo per la innegabile crisi di mercato ma anche perché non si provvede all’approvvigionamento necessario per gli ordini che ci sarebbero e le risorse esistenti vengono interamente utilizzate per la Germania. Continueremo a dover affrontare una situazione in cui gli impianti manifestano clamorose deficienze e nonostante tutto si decide di non investire.
Queste sono le questioni vere che la Direzione aziendale si rifiuta di affrontare ma su cui noi continueremo ad insistere e a lottare, per impedire un esito scontato e nefasto circa il futuro di Kme di Fornaci di Barga.
L’esito del referendum ci consegna una situazione in cui la forza contrattuale dei lavoratori è sicuramente indebolita ma noi continueremo ad esserci, convinti delle nostre ragioni “
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