Primo assaggio questa mattina all’area PIP del Chitarrino per l’inaugurazione ufficiale dei nuovi stabilimenti della PCMC (Paper Converting Machine Company).
Stamani la visita delle autorità, mentre stasera ci sarà l’inaugurazione con una festa in grande stile che vedrà l’arrivo a Fornaci di un treno a vapore con a bordo più di 300 persone tra dipendenti della PCMC, familiari ed ospiti speciali provenienti da tutto il mondo.
Comunque sia quella di oggi è indubbiamente una giornata storica per Fornaci e per la nostra comunità. L’arrivo della PCMC rappresenta un momento con grande attenzione, un grande passo nell’ambito dello sviluppo delle attività produttive ed industriali del territorio. L’arrivo della PCMC non è cosa da poco. In un momento così difficile come quello che sta riguardando lo stabilimento KME di Fornaci, che da sempre è il cuore della produttività e dell’economia fornacina e della Valle, è molto più di una corroborante boccata di ossigeno il sapere dell’insediamento e della volontà di crescita annunciata da questa azienda su Fornaci. Ci permette di guardare al futuro con più ottimismo.
Stamani a Fornaci sono giunti, accolti dal presidente di PCMC Italia Sergio Casella, l’assessore regionale Marco Remaschi ed il sindaco del comune di Barga, Barco Bonini in buona compagnia di tante altre autorità e di protagonisti diretti ed indiretti della vicenda, tra i quali Amerigo Cecchini che è stato colui che ha ispirato Casella e la PCMC e sfruttare gli spazi a disposizione nell’area produttiva del Chitarrino che dagli anni 2000 era rimasta pressoché inutilizzata e che ora è interessata da una vera e propria rinascita.
Grazie al quel primo confronto ed a quella idea, la PCMC ha rilevato da Cecchini un grande capannone già presente nell’area, ne ha finito un altro e ne ha utilizzato un altro ancora e ora ha intenzione, come annunciato dallo stesso Casella, di realizzarne un altro a breve.
I nuovi stabilimenti di Fornaci di Barga comprendono tre edifici. Uno per le macchine che ospiterà fino a 4 linee di converting che potranno essere collaudate contemporaneamente, per una capacità produttiva di 36 linee l’anno. Uno per gli uffici dei dipendenti che si occupano di amministrazione, produzione, vendita. Uno per il magazzino, che sarà aperto però in seguito.
In tutto, 12mila metri quadrati di aree produttive, 800 di uffici, 1.700 di magazzini, oltre a sale riunioni, spogliatoi e zone relax per il personale. Un vero e proprio polo industriale nuovo all’interno dell’area del Chitarrino; destinato a crescere ancora.
Stamani, prima di una visita ai nuovi stabilimenti di cui uno già in funzione da mesi, l’intitolazione da parte del Comune di Barga della via dedicata a William Austin Chapman, fondatore del gruppo Barry-Wehmiller di cui PCMC fa parte. La via che praticamente collega ad anello tutti gli edifici della nuova PCMC di Fornaci di Barga. Scomparso nel 1975 questa è la prima strada che gli viene intitolata in uno stabilimento Barry- Wehmiller.
Come ha ricordato il presidente Casella, Chapman, padre di Bob a capo ora del gruppo, negli anni ’50 ha iniziato lavorare per la già esistente Barry-Wehmiller Company. L’azienda non era in buone condizioni economiche ma William Austin Chapman ebbe la lungimiranza di acquistare le quote della società divenendone il proprietario. Bob Chapman, attuale presidente e proprietario, entrò a lavorare nell’azienda di famiglia nel 1969. Da quei giorni e da 18 milioni di USD di fatturato e 400 persone, oggi l’azienda conta 12.000 persone e 2,4 miliardi di dollari di fatturato, ed è in continua crescita. La politica che i gruppo porta avanti è incentrata sul rispetto della persona e sullo sviluppo e la crescita delle aziende nei territori di origine promuovendo le assunzioni e la crescita delle persone del luogo. “Una multinazionale per questi aspetti quindi anomala – ha sottolineato il presidente Casella – perché il gruppo investe specialmente sui territori”.
Prima ancora il presidente Casella ci aveva detto: “Questi nuovi stabilimenti sono effettivamente per noi solo un inizio, perché alla fine dovremo poi implementare ed ingrandire i nostri spazi pur avendo già a disposizione 12 mila metri quadrati coperti. Per noi questo è indubbiamente un giorno importante e per Fornaci e questo territorio una grande occasione. Perché la nostra idea è quella di creare un polo dove inviteremo i nostri fornitori a venire e ad aprire stabilimenti vicino a noi. Tutto questo è destinato a rivitalizzare l’area industriale del Chitarrino che, pur se nata anni fa sotto forse non buone stelle adesso si rivela molto utile ad una crescita del territorio. In ogni caso quello che viene oggi da Fornaci e dalla Paper Converting è un messaggio di crescita ed anche di speranza, ma anche un prova che l’approccio di leadership che abbiamo con le nostre persone, che sono messe al centro di tutto, poi porta a risultati come questi”.
(l’intervista integrale la potete ascoltare sotto)
Il primo cittadino di Barga, Marco Bonini non nasconde la sua soddisfazione per l’opportunità di crescita che viene dalla PCMC e riflette anche sulla questione infrastrutture: “Una bella giornata, positiva per il Comune. Quando si parla di occupazione siamo abituato a parlarne purtroppo sempre in senso negativo. Oggi è quindi una giornata in controtendenza. La Paper Converting ha scelto il comune di Barga per espandersi, per ampliarsi e di questo siamo estremamente soddisfatti e contenti. Credo che sia anche un giusto riconoscimento alle istituzioni che in questi anni si sono impegnate realizzando infrastrutture importanti per la Valle del Serchio. Penso ai ponti sul Serchio a cominciare dal Ponte Puccetti che lega questa area industriale al fondovalle, ma anche ai lavori realizzati negli anni con la variante di Ponte a Moriano per velocizzare i collegamenti. A questo punto, grazie anche ai punti che sono stati costruiti possiamo considerare queste aree industriali, il PIP del Chitarrino, l’area del Frascone a Mologno, ma anche Gallicano e Piano di Coreglia come un’area industriale unica; di importanza strategica per la Valle del Serchio. Manca solo il tocco finale. Rimane il collegamento con le autostrade per i quali ci sono notizie positive, ma ora è determinante andare avanti velocemente per riuscire a collegare la Valle del Serchio con le autostrade. E’ l’ultimo ma certo non per importanza passo per favorire la ripresa, la crescita ed anche i nuovi investimenti nel settore industriale ed economico della vallata”.
“Non è cosa da poco – ha aggiunto l’assessore regionale Marco Remaschi – assistere all’azione di una multinazionale come quella a cui fa capo la PCMC che ha fatto nella nostra Valle grandi investimenti e che continua a farlo sviluppando nuove realtà. Per noi questa è una grande opportunità, una opportunità da seguire e da incoraggiare e da portare ad esempio anche per quelle aziende che vogliono investire in Toscana,; quelle aziende a cui guarda con specifiche politiche di accoglienza la Regione Toscana”
Questo pomeriggio ci sarà l’inaugurazione ufficiale dei nuovi stabilimenti PCMC.
Da Lucca arriverà verso le 19,30 uno speciale treno d’epoca. Sui sedili di legno troveranno posto le famiglie dei dipendenti PCMC e gli ospiti, in tutto oltre 300 persone che poi prenderanno parte al taglio del nastro e ad una grande festa con un posto speciale pensato soprattutto per i bambini.
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