Nato in terra Lucchese, Castiglione di Garfagnana, morì in terra Estense, a pochi passi da casa, a Pieve Fosciana. Ingegnere ed architetto, si impegnò come amministratore di Castiglione. Fu eletto anche Camerlengo. Egli sosteneva che la sua professione dovesse “essere indifferente rispetto ai committenti” e ciò, unito ad altre cause, compreso un complotto di un “vecchio camarlingo”, determinarono il suo futuro, pieno di traversie, che lo portarono a trasferirsi nella modenese Castelnuovo, a spostarsi nel Ducato di Modena e lavorare per gli Estensi. Ma per saperne di più sulla vita di Domenico consiglio la lettura del lavoro di Pier Giuliano Cecchi “La Vicaria Lucchese di Castiglione tra il sec. XVII e XVIII – Il caso del Camerlengo Generale, il cartografo sergente Domenico Cecchi (1678-1745)” ripubblicato nel settembre di quest’anno, con il contributo della Fondazione Ricci Onlus, ed estratto da “Architettura militare e Governo in Garfagnana – Atti del convegno tenutosi a Castelnuovo di Garfagnana nella Rocca Ariostesca il 13 e 14 settembre 2009” edito da Aedes Muratoriana di Modena nel 2010.
Una interessante giornata di studio su questo personaggio, intitolata “La cartografia storica in Valle del Serchio: Il singolare contributo di Domenico Cecchi”, si è tenuta poi questo sabato pomeriggio 8 ottobre, a Barga, nella sede della Fondazione Ricci Onlus.
Hanno introdotto la conferenza, alla presenza di numeroso pubblico, Cristiana Ricci presidente del Consiglio di Amministrazione della fondazione, Sara Moscardini presidente della sezione di Barga dell’Istituto Storico Lucchese, l’assessore Giovanna Stefani per il Comune di Barga e il consigliere Roberto Tamagnini Ferrari per il Comune di Castiglione di Garfagnana, amministrazioni comunali che insieme alla Pro Loco di Castiglione hanno patrocinato la giornata, organizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Sono intervenuti la prof.ssa Margherita Azzari dell’Università di Firenze relazionando con slide su “La cartografia storica della Garfagnana”, il prof. e storico Pietro Paolo Angelini che ha riferito su “La Valle del Serchio, terra di confine”, lo storico Pier Giuliano Cecchi che ha parlato del suo avo trattando de “Il cartografo Domenico Cecchi e i terrilogi barghigiani”.
Presenti all’evento membri della sezione Versilia Storica dell’Istituto Storico Lucchese e il suo direttore Luigi Santini, che aveva con se un documento, datato 1741, relativo ad una “Informazione del Cecchi di Castiglione” indirizzata ai componenti dell’Eccellentissimo Consiglio della Serenissima Repubblica Lucana; il dr. Alessandro Bianchini, venuto con due carte d’epoca e un terrilogio del Cecchi esposti in fondazione; lo storico castiglionese Samuele Cecchi, Katia Gonnella preside dell’ISI Barga, gli storici Manuele Bellonzi e Giuseppe Nardini, Daniela Peretti, Giuseppe Cecchi, Elisa Cecchi, Enrico Cosimini e molti altri.
Domenica 9 ottobre, visitabile fino al giorno 16, nelle Stanze della Memoria a Barga è stata inaugurata la mostra storico-documentaria dedicata a “Domenico Cecchi (1678-1745): Cartografo agrimensore del secolo XVIII”, curata da Luigi Lucchesi e Mariano Verdigi.
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