Una zona di alta pressione, decisamente ben strutturata, ha preso la residenza in Scandinavia e, proprio con la sua posizione, veicola aria decisamente più fredda dalla steppa russa fino alle porte dell’Italia con valori fino a -2 gradi a circa 1500 metri previsti sulle Alpi orientali tra mercoledi e giovedi.
Sappiamo bene che la catena alpina funge da barriera contro le incursioni fredde da nord, mentre per quelle da est è l’Appenino che, per le nostre zone, funge da protezione. In questo caso la discesa fredda, la prima della stagione, avrà una traiettoria “obliqua”, il nocciolo freddo impatterà proprio contro l’arco alpino orientale per scivolare poi sui Balcani.
Il riflesso del tempo sulle nostre zone vedrà un progressivo calo delle temperature gia a partire dalle prossime ore con apice proprio giovedi mattina, un aumento delle nubi in Appennino, dove non si esclude qualche precipitazione mercoledi sera e la tendenza dei venti a disporsi da grecale.
Un peggioramento più convinto, con le nostre zone sempre al limite, arriverà per la giornata di giovedi quando le nubi arriveranno da ovest, con il libeccio, e saranno accompagnate anche da qualche precipitazione. In questo caso, tuttavia, i fenomeni interesseranno di più le zone costiere del centro-sud della regione.
Per il momento meglio non esprimersi sul tempo del week end.
Mercoledi 5 ottobre: tempo discreto al mattino con nubi in aumento in Appennino e qualche pioggia non esclusa in montagna. Venti in rotazione da est, temperature in calo.
Giovedi 6 ottobre: cielo molto nuvoloso con qualche precipitazione possibile sin dal mattino, migliora nella sera-notte su venerdi. Venti di libeccio e temperature di nuovo in leggero aumento.
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