(Veronica e Francesco Arrighi in una foto del loro album di famiglia) –
E’ una storia commovente, toccante quella che Lidia Arrighi, una bargo-scozzese di terza generazione, ha scritto ricordando la madre Veronica, morta nell’ottobre 2011 per un cancro alla bocca.
Il tumore terribile le impediva di mangiare e di parlare, soprattutto di parlare con i suoi cari e con chi le stava intorno, ma Veronica si aiutava con il suo taccuino, dove scriveva le sue domande ai familiari ed annotava tanti particolari, riflessioni, momenti della sua famiglia.
Di quei quaderni Lidia, 27 anni, figlia di Veronica e dell’amico di questo giornale Francesco Arrighi, sorella di Michele, 37 anni e Chiara, 34, racconta in un lungo servizio pubblicato il 29 agosto sul Daily Record a firma di Maria Croce: “Quando si legge i suoi appunti – racconta Lidia – è come se si stesse ancora parlando con lei”
Lidia dice che leggere quei quaderni porta conforto; che si sente ancora con la mamma vicina. Che si ritrova e si perde nelle parole lasciate sulla carta e che fanno riaffiorare tanti ricordi e particolari.
Alla mamma Veronica il cancro viene diagnosticato nel giugno 2010 dopo palesi difficoltà a mangiare ed a parlare cominciate qualche mese prima. Fumatrice fin dalla giovane età, aveva sempre rifiutato di farsi visitare da un medico perché la possibilità la terrorizzava. Poi il terribile verdetto e la totale perdita, con il progredire della malattia, della voce. Così sono cominciati i suoi taccuini, i suoi quaderni, pieni di storie divertenti e di ironie bonarie verso i difetti dei suoi cari, ma anche di parole profonde e bellissime per il marito, per i figli, per il personale che l’ha seguita presso il Beatson West of Scotland Cancer Centre a Glasgow. Un’assistenza che l’ha colpita per la grande umanità e che ha colpito tutta la sua famiglia. Veronica è morta nell’ottobre del 2011 a 61 anni, ma i suoi tre figli hanno continuato a testimoniare la sua stima per il centro tumori del Beatson raccogliendo fondi in memoria della mamma, organizzando anche iniziative o partecipando alle organizzazioni per la raccolta di fondi.
I figli Lidia e Michele lavorano entrambi presso il ristorante Sarti a Glasgow. Lidia è sous chef e vive con il babbo Francesco, 64 anni, a Lenzie. La sorella Chiara vive in Dennistoun e Michele, Executive Chef e co-proprietario del Sarti, vive con la famiglia a Glasgow.
Lidia racconta sul giornale scozzese a lungo di quei quaderni, tesoro prezioso lasciato dalla mamma; che permettono di mantenerne vivo il ricordo, racconta, di tanti piccoli, grandi passaggi, di tante cose che fanno sentire a tutta la famiglia l’amore di Veronica. Da quando è morta la famiglia trova conforto nei suoi quaderni: “E’ bello poter leggere le parole della mamma – dice Lidia – Spesso entro nella sua camera da letto e mi metto a leggere. E’ come sentire la sua voce, anche se lei da molto tempo non parlava più Ci ha lasciato un dono prezioso: mi sento come se stesse parlando con me attraverso i suoi scritti. Sento che lei è ancora qui con noi”.
Lascia un commento