Wikipedia, circa il duomo di S. Cristoforo, accenna alla presenza di tre campane di cui una pesante 680 chilogrammi datata 1580 e fusa da Natale da Metuno.
Una breve ricerca archivistica ha permesso di rintracciare le fasi di questa opera e di altri lavori del maestro Natale.
Era un campanaio trevigiano che risiedeva a Barga e si occupò della fusione di varie campane dal 1574 al 1580.
Si chiamava Natale di Iacomo di Mituno [quindi il cognome Mituni derivato dal patronimico] da Treviso, detto anche veneziano. Ricordo che Mituno era un presbitero ricordato negli “Acta Santorum”, volume 13.
Forse Natale era discendente di Gasparo campanaio da Treviso attivo a Padova tra il 1479 ed il 1496.
Nel 1574 gli Operai del duomo incaricarono dunque il suddetto maestro Natale di Iacopo Mituni da Treviso di fondere due nuove campane come dal seguente pagamento:
“Maestro Natale di Mituni da Trivigi venetiano campanaio per parte et a buon conto del suo pagamento et saldo d’haver colato e fatto due campane, dove stata la prima volta per la prima campana dalli 10 di settembre a tutto li 10 d’ottobre 1574 et la seconda volta per l’altra campana dalli 6 alli 13 di dicembre a spese del Opera, poliza delli 20 di dicembre 1574 lire 112,10.”
La deliberazione del 24 ottobre 1574 indicava lo stanziamento:
“Per causa di opere, robbe et altro datto e speso per conto della campana ditta la campana della Guerccia nuovamente riffatta et ricollata li 7 del presente mese in giovedì notte, vignante il venerdì da uno maestro Natale campanaio da Venecia”.
La fusione avvenne nel modo seguente:
“Maestro Jacopo Comastro muratore habita a Barga con dua compagni per loro faticha et mercede d’havere messa le forme delle due campane nove nella buccha dove s’haveano a colare et d’haverle ricavate et messe in campanile con far ponti per detto effetto con sua legnami et a tutte sue spese, poliza delli 9 d’aprile 1575, lire 10.”
Nel 1580 venne sostituita la campana dell’orologio come dalle seguenti deliberazioni del 3 e 20 dicembre 1574:
“considerando detti Operai, si come dissono, non essere bene che la nova campana habbia a servir per sonare ordinariamente et anco per l’oriolo, acciò non si rumpissi come è avvenuto del altra, la quale serviendo per sonar a lungo et per l’oriolo in breve tempo si ruppe, oltre che in tal modo molte volte l’hore non sonano giuste et perciò essere necessario farsi un’altra campana a posta per detto oriolo, ma di minor spesa di cotesta nuovamente fatta tanto più che c’è la sua forma fatta eti vi sono libbre 200 di mettallo avanzato alla già fatta campana et libbre 28 di stagno et tanto carbone per collarla et non si ha a fare altra spesa per il fornello nè per la bucca dove si ha collare detta campana et il maestro campanaio vuorà di sua mercede tanto o poccho più per collare ambedue le dette campane come per una sola […] deliberorono et stanciorono che si faccia un’altra campana a posta per l’oriolo del Comune di Barga”.
La spesa prevista era di “50 scudi in sino a 60 per fare un’altra campana, oltre alli scudi 50 spesi altra volta”.
Per la fusione venne acquistato altro metallo a Lucca:
“Bartolomeo Sinibaldi da Lucca et per lui a prete Antonio Turretti da Barga per il prezzo di libbre quattrocento undeci di mettale per detta campana del oriolo a lire 60 il cento in tutto lire 246.12 picciole”.
Le suddette due campane furono fuse nel 1580 come attesta questo altro pagamento al citato Mitumi:
“Maestro Natale di Iacomo Mitumi da Trevigi campanaio habita a Barga, sono per il suo salario et opere di havere colate et fatte 2 campane nuove, una grossa et l’altra piccola al Opera di Barga, secondo la conventione per lui fatta con detta Opera scudi venti sei d’oro di lire 7 e 1/2 l’uno per quanto segli spetta, et domandare possa per tal conto, lire 195.”
Il secondo fonditore che incontriamo proveniva da Sillico in Garfagnana ed apparteneva alla famiglia di artigiani Bertoncini.
Nel 1701 troviamo come fonditore di una delle campane piccole Andrea Bertoncini da Sillico a cui furono pagate 87 lire:
“A Andrea Bertoncini da Silico, Stato di Modena, scudi undici, lire quattro e soldi undici moneta corrente, tanto ad esso dovuto e per sua mercede d’havere rigettato una delle campane piccole di detta Opera a ragione di scui cinque per cento e per libbrr 21 metallo a lire 1.6.8 piccole la libbra essendo detta campana di peso di libbre 141 col che aggionto dette libbre 21 metallo e detratto il calo di questo a ragione di libbre 8 per 100 resta hoggi di peso la medesima di libbre 150 e tutto in ordine al sudetto partito che fanno lire 87.1. Ricevuta 16 maggio 1701”.
La campana di Bertoncini non esiste più poichè risulta che sul campanile, oltre alla campana del 1580, si trovano ora due campane realizzate nel 1737 da Moreni di Pescia e da Bimbi nel 1812.
Archivio parrocchiale di S.Cristoforo, Barga, Opera del duomo:
serie prima:
filza n.1 partiti (1568-1605), cc.65, 68.
serie quarta:
filza n.1, saldi (1528-1598)
filza n.4, saldi (1676-1717)
RENZO GIORGETTI
17 Agosto 2016 alle 16:07
R: Due antichi fonditori di campane a Barga
MI COMPLIMENTO CON LA DIREZIONE E REDAZIONE DELLA RIVISTA PER AVERE PUBBLICATO IN MODO EGREGIO IL MIO ARTICOLO CHE HO DEDICATO CON TUTTO IL CUORE ALLA CITTA’ DI BARGA DOVE MIA MADRE HA STUDIATO DA GIOVANE E DOVE MI SONO RECATO MOLTE VOLTE DA ADOLESCENTE.