Aiutiamo a salvare il campanile di Fornaci

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(foto Ivano Stefani) –

E’ all’incirca dal 2015 che si presenta così. Completamente ingabbiato dalle impalcature che impediscono di avvicinarsi ulteriormente per motivi di sicurezza. Stiamo parlando del campanile della Chiesa del Cristo redentore, la principale chiesa di Fornaci.

Costruito con la chiesa attorno agli anni ’70, risente da tempo del passare degli anni. Essendo il cemento armato presenta una delle problematiche ricorrenti di strutture così edificate. Il cemento esterno si stacca e lascia scoperte le intelaiature in acciaio. Ma essendo un fenomeno lento quanto inesorabile, c’è il rischio che eventuali scollamenti di altre parti di cemento, possano colpire qualcuno. Da qui la decisione della parrocchia di ingabbiare completamente il campanile, in attesa di trovare i fondi per realizzare gli interventi.

Non sono pochi i soldi necessari, si parla di qualcosa come almeno 30 mila euro e di fondi al momento la parrocchia non ne ha per realizzare l’intervento. Qualche cosa è stata messa insieme dai parrocchiani, qualche cena per raccogliere fondi è stata fatta ed anche la parrocchia ha trovato qualche soldo, ma non basta e gli anni passano.

La mobilitazione comunque c’è ed anche per il prossimo 3 settembre (ore 19,30) è in programma in Fornaci vecchia una cena per raccogliere nuovi fondi. L’iniziativa è del gruppo dei parrocchiani che solitamente organizzano in Fornaci Vecchia la festa della Rovella (prenotazioni presso Angelo Romagnoli 3333608088; Nilo Riani 3285331851; Piero Pellegrineschi 3487025444).

“Aiutiamo a salvare il campanile” è il grido che anche su Facebook hanno lanciato gli organizzatori di questo appuntamento, nella speranza che ci sia una sempre maggiore attenzione dell’opinione pubblica ad un problema che per Fornaci si presenta anche nell’immagine, nel dispiacere di tanti di vedere in questa condizione il campanile.

La chiesa di Cristo Redentore, di stile moderno, è la chiesa principale di Fornaci. Mons. Matteucci, arcivescovo di Pisa, ne benedì la prima pietra il 22 maggio 1971 e la consacrò il 27 settembre 1974. È stata edificata sul terreno offerto alla parrocchia dalla Società Metallurgica Italiana che donò anche il rame per la copertura del tetto. Notevole, all’interno, il mosaico del Cristo. Di pregio la copertura in bronzo del portone principale della chiesa, opera del prof. Franco Pegonzi, realizzata in ricordo dell’Anno Santo Giubilare del Duemila. Il complesso delle sale parrocchiali, connesso alla chiesa, è stato benedetto il 19 giugno 1988 dal cardinale Justin Francis Rigali, arcivescovo di Philadelphia, nipote di emigranti fornacini negli Stati Uniti ad inizio secolo scorso.

Ora c’è bisogno di trovare i fondi per questo nuovo intervento. Il campanile è lì che aspetta.

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