“Un centro storico senza negozi è un centro storico morto.
E a me vengono in mente solo due negozi rimasti aperti in tutta Barga Vecchia, quelli della Graziella e della Cinzia. Un po’ pochi…”
Così il post pubblicato su Facebook da John Moscardini che gestisce nell’antico castello di Barga l’enoteca Colordivino.
Se in effetti è vero che di locali pubblici in Barga vecchia ce ne sono, mancano invece le attività commerciali che invece ti aspetteresti nel centro storico di una città a netta vocazione turistica come quella di Barga. Ci sono appunto
un negozio di abbigliamento ed una merceria ed a questi, ai margini del centro storico, si aggiunge una cartoleria negozio di souvenir ed una agenzia viaggi.
Non è facile infatti lavorare anche stagionalmente nel centro storico di Barga dove peraltro i fitti dei fondi non sono propriamente a buon mercato e dove anche la burocrazia che consegue l’apertura di un’attività non aiuta.
A commentare il post anche Graziella Cosimini della Boutique La Loggia, una delle attività chiamate in causa che scrive: “Non passa giorno che visitatori e turisti ,giunti in Pazza del Comune, mi chiedono: Signora, il centro? i negozi ?
Ci resto sempre male e mi arrampico sugli specchi per aggirare la loro delusione.
Siamo morti come centro commerciale e la bellezza del nostro borgo non basta per trattenere i visitatori per un po’ di tempo.
In questi quasi 30 anni della mia permanenza in Barga Vecchia – aggiunge – non abbiamo fatto altro che parlare di come far rivivere le attività. Io sono dell’idea che con coraggio da parte di giovani o meno, contemporaneamente, bisognerebbe aprire una decina di attività differenziate. Una specie di lega, di cooperativa del Centro storico”.
Una idea interessante che ha suscitato i commenti positivi di altri cittadini
Tag: barga, centro storico, turismo, barga vecchia, negozi
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