Si è svolto oggi a Firenze l’atteso confronto sindacati-azienda sulla vicenda del nuovo piano industriale. Ecco le importanti novità comunicate in un comunicato sindacale.
È stata siglata l’ipotesi di accordo per il gruppo KME. I Punti qualificanti sono innanzitutto la garanzia di nessun licenziamento fino a settembre 2018, il ritorno alla capacità fusoria del rame nel sito di Fornaci di Barga, con un investimento di 1 milione di € per convertire al rame un forno prima utilizzato per lo zinco, con uno primo step produttivo di 25.000 tn e un secondo fino a 45.000 tn. Allo stesso tempo vengono confermate le missioni produttive di Serravalle Scrivia e del centro servizi di Firenze e di EM MOULDS.
L’azienda pur avendo quantificato in 355 gli esuberi del gruppo si è resa disponibile ad affrontare tale argomento ricorrendo ai contratti di solidarietà con l’impegno di una gestione condivisa dello strumento, e l’impegno a trovare soluzioni di ricollocazione interna/esterna di eventuali esuberi entro la fine della durata dell’accordo.
L’accordo prevede l’impossibilità di spostare produzioni fuori dal confine nazionale se non con accordo sindacale e a fronte di contropartite produttive.
È stato istituito un nuovo premio di risultato fino ad un massimo di 1440€ per Firenze e 2032€ su Fornaci di Barga e Serravalle Scrivia, basato sul valore di bilancio della EBITDA che comincia a renunerare lo sforzo dei lavoratori anche in presenza di un risultato economico negativo a patto che l’andamento del bilancio non bruci cassa (cash flow).
L’azienda si impegna a non effettuare licenziamenti unilaterali fino alla durata dell’accordo. È previsto un sistema sanzionatorio in caso di non rispetto sul tema dei licenziamenti e su modifiche unilaterali del piano industriale che prevede la restituzione integrale a tutti i lavoratori della somma su base annua del totale del premio di risultato, se tale lesione dell’accordo avverrà con un valore di bilancio di EBITDA almeno di 18ML € alla restituzione di cui sopra sarà aggiunta una penale del 15%.
Viene stabilizzata la somma di 450€ date, parzialmente in forma di liberalità, dal mancato arrivo di ulteriori tonnellate previste nell’accordo del 2013, alle quali si aggiungono a forma di una tantum lo somma di 200€ così ripartita: 100€ subito, 50€ a gennaio 2017 e ulteriori 50€ a gennaio 2018. Tali cifre saranno conglobate dentro un pacchetto di welfare aziendale che sarà oggetto di confronto a livello di sito entro luglio. Viene aperta una procedura di mobilità su base volontaria e incentivata presso tutti i siti del gruppo.
Il coordinamento nazionale Fim-FIOM-Uilm, nel dare un giudizio positivo del l’ipotesi di accordo sottoporrà al voto vincolante dei lavoratori e delle lavoratrici i contenuti che saranno portati a conoscenza con assemblee specifiche che si terranno nei vari siti dal 1 all’8 luglio.
Lascia un commento