L’occupazione viene salvaguardata; c’è un comune impegno per la conferma della leadership produttiva e commerciale ed infine c’è una gestione condivisa di ammortizzatori sociali e nuovi strumenti di welfare sociale.
Fissa in questi tre punti sostanziali l’accordo siglato con i sindacati due giorni orsono, KME; che esprime la sua soddisfazione per l’intesa su queste tematiche.
In sintesi l’accordo prevede infatti il blocco dei licenziamenti unilaterali fino a settembre 2018, accanto all’avvio di procedure di mobilità su base volontaria e incentivata presso i siti del gruppo; il riavvio dell’attività fusoria del rame nello stabilimento di Fornaci di Barga; un nuovo premio di risultato, basato su valori trasparenti e condivisi dell’andamento aziendale nei suoi aspetti economici e finanziari, insieme all’erogazione di altre somme, scaglionate nel triennio e gestite in modo concordato nei vari siti, mediante l’introduzione del nuovo sistema di welfare aziendale.
“È la positiva
svolta auspicata e che conferma la forte determinazione dell’azienda a perseguire il rilancio industriale delle attività italiane in un contesto di mercato che rimane molto difficile, che richiede spirito di sacrificio e senso di responsabilità per trovare soluzioni anche innovative che minimizzino l’impatto sociale delle azioni concordate.
Con l’accordo si ribadisce la precisa volontà dell’azienda a mantenere e rafforzare la propria leadership tecnologica e commerciale nell’industria della metallurgia non ferrosa del rame, in Italia e in Europa, pur in presenza di un mercato fortemente deteriorato e che ha causato ingenti perdite negli ultimi anni.
Il rilancio – continua l’azienda – passa attraverso lo sforzo congiunto di tutte le componenti aziendali per soluzioni trasparenti e condivise, quali quelle individuate nell’intesa sottoscritta”.
Tag: welfare sociale, sindacati, kme, accordo, occupazione, ammortizzatori sociali
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