Sei tonnellate all’anno di cibo ancora buono raccolto in negozi di alimentari, supermercati, forni, e altre attività; altre 2 tonnellate annue previste con l’ampliamento della raccolta anche alla mensa scolastica; circa 35 le famiglie che ogni giorno vengono aiutate con la fornitura di pacchi alimentari che permettono di dare un pasto sicuro e di sgravare da non pochi problemi tanta gente.
Sono questi i numeri impressionati della raccolta del “Banco del non spreco”, snocciolati ieri da Leonello Diversi, Governatore della Misericordia di Tiglio, ed uno dei volontari, circa 60, impegnati in questo utile servizio. Con il recupero del cibo che normalmente viene buttato e che invece, ancora buono ed utilizzabile, può servire a dare una mano a tante famiglie in difficoltà; riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale del problema, con la diminuzione della quantità di rifiuto organico prodotto, tra i più costosi in termini di smaltimento.
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Un doppio vantaggio quello reso possibile grazie allo sforzo ed all’impegno di tante persone e di tante associazioni come parrocchia di Barga e Fornaci, Caritas, Misericordia di Tiglio, Gas, Arciconfraternita di Misericordia di Barga.
E’ dal 2014 che va avanti questo progetto, sostenuto anche dall’Amministrazione Comunale e dalla commissione Rifiuti zero, ma che è possibile grazie anche al supporto che è venuto da tante attività commerciali e, dall’aprile scorso, anche dalla ditta Del Monte che gestisce la mensa scolastica centralizzata.
I dati sono emersi nella riunione operativa convocata ieri a Barga dall’assessore all’Ambiente Giorgio Salvateci e dal consigliere con delega al sociale Lorenzo Tonini, con il supporto del consigliere Sabrina Giannotti, ed i volontari e le associazioni impegnate nel servizio che hanno ricordato anche come si svolge tutta l’operazione.
Grazie a questo progetto, è stato possibile salvare dalla spazzatura tonnellate di rifiuti alimentari ma soprattutto distribuire a persone o famiglie del territorio, che si trovano in difficoltà economica, alimenti buoni ma non più idonei alla commercializzazione (perché prossimi alla data di scadenza o anche semplicemente perché presentano difetti di confezionamento, etichettatura, peso ecc.).
Gli alimenti sono stati donati da molti bar e panetterie ma anche negozi di alimentari, supermercati, macellerie, gastronomie, frutta e verdura, farmacie. E’ stato fondamentale l’apporto di tutti gli esercenti che si sono impegnati a recuperare e offrire ai volontari per più volte alla settimana tutto il cibo avanzato nel loro negozio
Fondamentale è stato poi il lavoro dei volontari che si adoperano per il ritiro e per la distribuzione. La rete è suddivisa in due gruppi: uno che lavora sull’area di Fornaci e uno su quella di Barga. A barga il centrto di distribuzione è ubicato presso la sede del centro di ascolto, accanto alla chiesa del Sacro Cuore.
Alcuni destinatari degli aiuti alimentari si stanno inserendo nei gruppi di lavoro che operano il ritiro e distribuzione del cibo, con grande soddisfazione di tutti.
Tra le novità emerse nell’incontro l’intenzione dell’Amministrazione Comunale, come reso noto dall’assessore Salvateci, di promuovere il progetto Banco del non spreco anche attraverso un apposito link che a breve sarà inserito sul sito istituzionale del comune con tutte le informazioni circa le associazioni coinvolte, i negozi e le attività aderenti, i punti di raccolta ed i contati per segnalare famiglie che necessitano aiuti alimentari.
Tra le idee emerse anche l’organizzazione di un forum in cui coinvolgere realtà di altri territori dove si svolge la pratica della raccolta del cibo, così da trovare anche spunti per migliorare il servizio.
Al Comune dalle associazioni è stato chiesto anche un approfondimento sulle normative ed anche le eventuali agevolazioni fiscali relative al ritiro degli alimenti nelle attività e soprattutto di promuovere una qualche forma di sgravio fiscale rivolto alle attività che partecipano al progetto. Il Comune, come confermato dagli amministratori presenti, starebbe lavorando, pensando in particolare ad uno sgravio relativo alla TARI, la tassa sui rifiuti, visto che con questo progetto si realizza un notevole abbattimento di rifiuto organico prodotto.
Al Comune è stato chiesto un supporto per individuare sul territorio le famiglie con necessità, che magari non si fanno avanti o per motivi di pudore o perché impossibilitate a raggiungere i due punti di distribuzione di Barga e Fornaci; ma anche di studiare la possibilità e le procedure per estendere il progetto ad altre realtà come mense ospedaliere, mense aziendali e ristoranti
Tag: volontariato, mensa, raccolta, cibo, banco del non spreco
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