Sulla questione della crisi dello stabilimento KME di Fornaci di Barga le istituzioni locali convocheranno, a breve, un incontro con la dirigenza e la proprietà dell’azienda.
Il confronto si rende particolarmente urgente a seguito del tavolo istituzionale che si è svolto ieri (venerdì 15 aprile), a Palazzo Ducale, convocato dalla Provincia di Lucca durante il quale sono emerse tutte le preoccupazioni legate ad un’impasse che, dopo il tramonto ormai effettivo della riconversione dello stabilimento alla produzione di agricoltura idroponica emersa lo scorso autunno, ora si trova nel bel mezzo di una trattativa con il gruppo bresciano Eredi Gnutti per il mantenimento della produzione di rame e ottone, e che rappresenta uno dei principali concorrenti dei proprietari del complesso metallurgico di Fornaci di Barga.
Al tavolo istituzionale hanno preso parte, oltre al presidente della Provincia, Luca Menesini, il sindaco di Barga Marco Bonini, l’assessore regionale Marco Remaschi, i parlamentari Raffaella Mariani e Andrea Marcucci, i consiglieri regionali Stefano Baccelli, Ilaria Giovannetti ed Elisa Montemagni, il consigliere provinciale Nicola Boggi, il sindaco di Coreglia Valerio Amadei, i presidenti delle Unioni dei Comuni della Media Valle, Andrea Bonfanti, e della Garfagnana, Paolo Fantoni, il capo del personale dello stabilimento di Fornace, Buccianti, e numerosi rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
Nel corso dell’articolato confronto coi rappresentanti dei lavoratori sono emerse tutte le preoccupazioni – ampiamente condivise dagli esponenti politici – di uno stabilimento che rappresenta la più grande realtà industriale della Valle del Serchio con circa 650 occupati. Le organizzazioni sindacali – che puntano con forza al mantenimento della fusione del rame nello stabilimento fornacino – chiedono soprattutto chiarezza da parte dell’azienda e lamentano la mancanza di un vero Piano industriale di rilancio che riguardi l’aspetto degli investimenti ma anche quelli della manutenzione dei macchinari, della ricerca e dello sviluppo. Ma l’attenzione riguarda, ovviamente, anche la questione degli ammortizzatori sociali che la proprietà attuale vorrebbe mantenere fino al 2018.
Sul fronte istituzionale c’è la massima compattezza e chiarezza d’intenti sugli obiettivi: mantenimento dei livelli occupazionali, attenzione alla trattativa avviata con il gruppo Eredi Gnutti e, in particolare, il superamento di questa fase d’incertezza che contribuisce ad acuire le preoccupazioni dei numerosi lavoratori e delle loro famiglie.
Di qui la necessità di un confronto tra istituzioni, sindacati e proprietà che, nell’occasione, – almeno questo è l’auspicio dei partecipanti alla riunione in Provincia – dovrà svelare seriamente le intenzioni del Gruppo proprietario dello stabilimento KME di Fornaci di Barga.
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