Dotare l’ospedale di Barga di una TAC per migliorare la capacità diagnostica del presidio e soprattutto arrecare meno disagi ai pazienti e ridurre notevolmente i costi di trasporto nelle altre sedi; massima vigilanza per risolvere le situazioni incresciose che si sono venute creare, in fase di emergenza, sia per il trasferimento a Viareggio della sede centrale di intervento, dove non si conosce le peculiarità del territorio della Valle del Serchio in caso di chiamata, ma anche per cercare di potenziare la struttura del pronto soccorso di Castelnuovo; massimo impegno per conseguire la riapertura a Barga del DH oncologico che nonostante gli impegni presi (doveva essere trasferito a Castelnuovo dopo la realizzazione della nuova dialisi a Barga che avverrà solo n ei prossimi mesi ndr) è stato già chiuso con il trasferimento dei pazienti in locali angusti ed indecenti che hanno peggiorato il servizio; ed infine vigilanza continua sugli impegni assunti in queste settimane ed in questi mesi da Regione e ASL circa i finanziamenti stanziati per gli ospedali della Valle, a cominciare proprio dalla nuova sala chirurgica a servizio della ostetricia di Barga e dalla promessa di un piano serio di turn-over del personale.
Sono stati questi gli impegni assunti dalle istituzioni e dal sindaco di Barga, Marco Bonini, chiamato in prima persona a rispondere alle istanze della gente nell’assemblea pubblica svoltasi il 7 marzo presso l’aula magna dell’ISI di Barga, organizzata sotto la spinta dell’Osservatorio della Sanità della Valle del Serchio. Con la sua è arrivata anche la risposta delle altre istituzioni, a cominciare dal senatore Andrea Marcucci e dall’assessore regionale Marco Remaschi, ma anche dai consiglieri regionali Ilaria Giovannetti e Elisa Montemagni (maggioranza e opposizione). Da loro sono arrivati spunti interessanti su quello che c’è adesso da fare dopo la “buona nuova” degli impegni assunti dalla Regione per il mantenimento dei due ospedali.
Numerosa, anche se non come forse ci si aspettava, la partecipazione della gente e numerosa anche la presenza di sindaci e rappresentanti delle istituzioni locali. Presenti anche molti esponenti del mondo della sanità, a cominciare dai primari del reparto di medicina Guidantonio Rinaldi e del reparto di Riabilitazione, Ivan o Maci, del “San Francesco” di Barga.
Ed assolutamente civile il clima della serata dove, visti gli attriti dei mesi scorsi tra Osservatorio e sindaco di Barga, ci si poteva aspettare anche qualche momento di tensione e di polemica che invece è stata alla fine critica costruttiva per indicare alle istituzioni le problematiche presenti.
E’ stato il sindaco Bonini ad aprire l’assemblea ricordando i principali passaggi dei mesi e delle settimane scorse che hanno portato allo stanziamento di 6 milioni di euro, per gli ospedali della Valle, all’impegno della Regione per la salvaguardia e la pari dignità dei due ospedali ed all’impegno dell’ASL per un serio piano del turn-over del personale che dovrebbe ovviare alle carenze ed alle riduzioni dei servizi che si sono registrare in questi mesi.
Poi l’illustrazione dei prossimi passaggi, ma anche le rassicurazioni circa il futuro del punto nascita di Barga, dopo gli impegni assunti dalla Regione: il 9 marzo intanto la consegna dei lavori per la nuova sala operatoria, che sorgerà accanto alla sala parto; un impianto definito all’avanguardia per migliorare la sicurezza e le funzionalità del reparto, che dovrà essere pronta entro 9 mesi. Barga sarà uno dei pochi punti nascita in Toscana ad avere così una sala parto direttamente collegata con la sala chirurgica; buone nuove anche per il ruolo di una figura che da tutti in Valle del Serchio viene ritenuta fondamentale per il futuro del reparto, nei mesi scorsi dimissionario dall’incarico di responsabile: il dott. Vincenzo Viglione. Per lui, ha comunicato il sindaco, un nuovo importante incarico che porterà avanti nel punto nascita di Barga, ma a servizio dell’intera ASL per la gestione delle gravidanze a rischio su tutto il territorio dell’azienda, incarico che permetterà di inquadrare e gestire le gravidanze sia a Barga che a Lucca e tenere i contatti con altri punti nascita. Prossima peraltro l’apertura a Barga anche i un ambulatorio specifico per la gestione delle gravidanze a rischio. Viglione diverrà anche responsabile del centro di procreazione assistita che verrà potenziato ed inserito in una rete regionale. Il centro di Barga diverrà il primo punto per inquadramento e studio delle coppie sterili in azienda in stretto contratto con gli altri centri aziendali di Pisa e Versilia.
Insomma, secondo il sindaco, tutte notizie importanti per garantire il futuro del punto nascita di Barga che la Regione ha garantito non essere a rischio, come ricordato anche dalla consigliera regionale Ilaria Giovannetti dalla scure prevista sui meno di 500 parti l’anno, in quanto presente in una zona disagiata di montagna.
Il sindaco ha ricordato anche che è in corso la gara per la realizzazione del completamento dialisi presso l’ospedale San Francesco e che i lavori dovrebbero essere terminati entro pochi mesi.
Ha poi affrontato il tema della riorganizzazione del personale e del turn-over promessa dalla ASL onde evitare le carenze e la cancellazione di servizi come avvenuto in questi mesi
Proprio in base a riorganizzazione del personale ci sarà dal primo aprile la nuova organizzazione dei turni notturni presso la medicina di Barga che dovrebbe garantire in generale una migliore assistenza medica, sia notturna che diurna nel reparto di medicina.
Buone nuove per il sindaco anche sulla Riabilitazione che proprio nei prossimi giorni, con la firma da parte dell’ASL, dovrebbe vedere l’accreditamento di un nuovo importante codice, ampliando così le capacità di assistenza di particolari patologie e rafforzando il ruolo di riferimento a livello regionale di questo reparto.
“Ė vero – ha concluso il sindaco – abbiamo passato momenti difficili e complicati sulla nostra sanità. Sono finiti? No, ma possiamo oggi vedere il bicchiere mezzo pieno anche se dobbiamo ancora lavorare tanto; ci sono ancora questioni che devono essere risolte. Intanto dobbiamo vigilare costantemente sulle questioni che ho elencato, ma tra le questioni ancora irrisolte poi, c’è oggi la problematica del DH oncologico di Barga che dovrà in futuro essere accorpato su quello di Castelnuovo, ma con l’impegno di dare una risposta di assistenza migliore. Invece di fatto l’accorpamento è già stato fatto e peggiorando notevolmente il servizio; svolto in locali inadeguati ad accogliere tutti i pazienti.
C’era l’impegno affinché il DH oncologico di Barga – ha sottolineato Bonini – rimanesse attivo fino alla definizione della realizzazione del centro dialisi. Così non è stato e adesso dobbiamo fare di tutto affinché sia riaperto e torni ad offrire il proprio importante servizio”.
Tra le altre problematiche elencate la questione del 118 e dell’accorpamento della centrale a Viareggio con uno scadimento del servizio e delle risposte alle chiamate di emergenza che hanno recato diverse problematiche sia sui tempi di risposta che sull’adeguatezza dei servizio richiesto.
Alla ASL verrà richiesta in una lettera di porre fine alle inadeguatezze registrate in queste settimane.
Dopo il sindaco la parola è andata a Simone Venturi in rappresentanza dell’Osservatorio che è stato il principale stimolo per la realizzazione di questa assemblea per coprire un vuoto troppo evidente nell’informazione fornita alla popolazione su quello che stava accedendo nella sanità locale; e che ha ricordato le criticità ancora presenti nella sanità della Valle del Serchio tra cui l’affollamento ed i problemi per il mantenimento di servizi adeguati nel reparto di medicina, la drastica riduzione dell’attività di diagnostica nella radiologia di Barga; i disagi dovuti ai trasferimenti disagnostici dei pazienti dall’ospedale di Barga per mancanza di strumenti adeguati come la TAC; i problemi per la diagnostica cardiologica, con tempi di attesa, fino ad un mese, negli ambulatori di Barga; il problema deprecabile della sospensione del DH oncologico di Barga con uno scadimento del servizio a danno dei numerosi pazienti; la questione ad alto rischio dell’emergenza-urgenza dove le risposte alle chiamate di emergenza spesso sono inadeguate op subiscono gravi ritardi
Infine il problema del pronto soccorso di Castelnuovo:
“Più passa il tempo e più sembra che il pronto soccorso per le emergenze importanti sia diventato quello di Lucca, che però fa già fatica a rispondere alle esigenze della piana. Non sarebbe una soluzione creare un pronto soccorso completo e salvavita nella nostra zona, completo ed affidabile?. Non possiamo non evidenziare che le innumerevoli criticità costituiscono grave preoccupazione”.
Si sono poi succeduti gli interventi della consigliera regionale PD Ilaria Giovannetti; del consigliere comunale di opposizione a Barga, Luca Mastronaldi; dell’ex assessore provinciale Mario Regoli; di Luigi Guzzoletti per l’Osservatorio; del senatore Andrea Marcucci; della consigliera regionale della Lega, Elisa Montemagni e dell’assessore regionale Marco Remaschi. Per finire con gli interventi del primario del reparto di medicina della Valle del Serchio, Guidantonio Rinaldi; del sindaco di Borgo a Mozzano, Matteo Andreuccetti e del presidente degli Amici del Cuore Mauro Campani
Merita sicuramente riportare, per ragioni di spazio, solo un paio di passaggi relativi agli interventi di Marcucci e dell’assessore regionale Marco Remaschi. Voce principale della Regione ieri sera a Barga.
“Sulla problematica del trasferimento per esami diagnostici dei pazienti a Barga – ha affermato Remaschi – qualcosa si può migliorare per diminuire problematiche e costi anche se, per dotare l’ospedale di Barga di una TAC (come richiesto tra gli altri dal primario del reparto di medicina Rinaldi ndr) credo che sia più complicato trovare soluzioni”.
Sulla questione emergenza-urgenza e pronto soccorso di Castelnuovo secondo Remaschi ci sono i margini per migliorare i servizi. Soprattutto non deve mancare l’impegno di tutti per il potenziamento della struttura del PS di Castelnuovo; per il potenziamento di strumentazione idonea per poter stabilizzare meglio i pazienti in codice rosso.
E poi anche da lui la stigmatizzazione per il trasferimento non previsto per il momento del DH oncologico a Castelnuovo, oggi svolto in ambienti non idonei.
“Mi pare che a livello generale si sia solo in parte compreso l’importanza delle garanzie e del risultati ottenuti in questi mesi con l’arrivo anche dei finanziamenti per i nostri ospedali- – ha aggiunto invece il senatore Marcucci – perché invece abbiamo attraversato momenti difficili che mi hanno fatto davvero temere per il futuro del nostro ospedale.
Non era scontato che si certificasse con soldi e con un piano di medio-lungo termine che il presidio ospedaliero di Barga e Castelnuovo continui ad esistere e veda investimenti nuovi per migliorarsi.
Anche le novità organizzative ci fanno ben sperare per il futuro anche se la nostra vigilanza deve continuare ad essere costante e non deve mancare la collaborazione tra le istituzioni e realtà fondamentali come quella rappresentata dall’Osservatorio della Sanità”.
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