L’Associazione Culturale “Gli Incartati” di Fornaci di Barga, la sera di venerdì 29 gennaio, presso la biblioteca che si trova alla stazione della cittadina, hanno invitato tutti i cittadini ad assistere all’omaggio al poeta Giuseppe Geri (Gavinana 1 novembre 1889- Coreglia 22 settembre 1975), che per molti anni ha vissuto nella stessa Fornaci, dedicando ai suoi personaggi, cose e aspetti della vita quotidiana, tanto della sua poesia incentrata sulle “piccole cose”.
La cura e conduzione della serata, riuscita sotto tutti i punti di vista, era stata affidata a Milvio Sainati, da anni amorevolmente impegnato nella valorizzazione del Poeta, del quale ormai conosce ogni più minuto particolare, oltre alla vasta opera. Per dire della sua passione per Giuseppe Geri, ricorriamo alla pubblicazione del libro “80 anni di Poesia –Geri di Gavinana” dell’anno 1994, dove nell’introduzione “Perché questo libro” così parlava di lui, lasciando chiaramente capire che già allora non era casuale il suo interessamento:
“Qualche tempo fa, conducendo una trasmissione televisiva, mi venne l’idea, anzi sentii il bisogno di parlare del poeta Geri di Gavinana, di quel caro amico con cui tante volte, da giovanetto, mi ero intrattenuto a commentare le sue poesie.”
Eccoci allora all’apertura della serata di venerdì 29 gennaio agli “Incartati”, che Sainati così ha introdotto:
“Una signora mi ha chiesto: Come mai ha questa passione per il poeta? Perché fin da quando sono nato seguo il Geri: alle elementari si studiavano le poesie del Geri. Molte volte ho parlato con lui fino al 1975 anno in cui è morto.”
Tutto quest’affetto per Geri, umano e culturale, l’ha fatto ben capire in ogni momento, dalle rievocazioni ai commenti e in ogni introduzione alle letture delle poesie di Geri, declamate con rara sensibilità da Arianna Biagini e Marco Tosi, accompagnate da un sensibile, appropriato e consistente accompagnamento sonoro di chitarra, dolcemente arpeggiata da Paolo Iacopi.
Tra questi momenti, man mano Sainati, con affascinante maestria, ha dipanato la vita del Poeta, che a tratti, dal soprastante schermo affacciava il suo buono sguardo sui “paesani”, che stretti stretti, con altri di fuori, affollavano la sala silente e avvinta dal racconto, come se una vecchia buona favola, già udita con il cuore, tornasse rinverdendo le memorie.
Alla fine diversi sono stati gli interventi, tutti improntati al ricordo di un uomo che per la sua caratura umana, unita alla passione poetica, aveva segnato con dolci e indelebili caratteri la loro gioventù, oggi rimaste buone impronte nell’anima.
Questo incontro di Fornaci ripete in qualche misura l’altro che si tenne nel pomeriggio di domenica 27 dicembre 2015 a Gavinana, dove fu presentata la ristampa del libro di Geri “Fiori di Bosco”, curata da Milvio Sainati per Vallecchi Editore Firenze. Nel paese “ferrucciano” di Geri, c’era naturalmente anche Sainati e con lui lo sceneggiatore di Tex Moreno Burattini, Alberto Tognelli, con gli intrattenimenti musicali “Il Canto della Poesia” di Maurizio Geri. Giornata speciale per il Poeta, certamente lieto per la commemorazione e celebrazione nella sua terra tanto amata e che volle come ultima dimora.
Parimenti però lo pensiamo anche lieto per quanto Fornaci ha fatto e che resta una delle più belle dimostrazioni d’affetto dei suoi secondi conterranei, che hanno avuto l’occasione di riabbracciare il loro Geri grazie agli “Incartati” e soprattutto alla sensibilità di Sainati.
(Servizio fotografico di Ivano Stefani)
Pier Giuliano Cecchi
Tag: milvio sainati, gli incartati, geri di gavinana, Fornaci di Barga, Fornaci
Ilaria De Candussio
1 Febbraio 2016 alle 15:12
R: Una serata con Geri di Gavinana
A nome degli Incartati ringrazio per il bell’articolo che rende merito ad una serata vissuta intensamente. Grazie a Milvio ai lettori ‘Incartati’ e al musicista Iacopi.