Ci sono anche due barghigiani coinvolti nella “scoperta del secolo”, la rilevazione delle onde gravitazionali. Si tratta di Giancarlo Cella e Paolo Ruggi, entrambi originari e residenti nel comune ed entrambi ricercatori in fisica e fisica nucleare.
Con ruoli diversi i due hanno lavorato al Virgo di Cascina (Pisa), l’interferometro che lavorando in tandem con l’americano Ligo è riuscito a percepire variazioni piccolissime (un miliardesimo del diametro di un atomo) nella progressione di fasci laser usati come controllo.
Paolo Ruggi insegue le onde gravitazionali già dai tempi della tesi di laurea e lavora per un consorzio che gestisce l’apparato e le strutture di Virgo. Ed anche lui come Giancarlo Cella è firmatario, assieme a centinaia di altri ricercatori, dell’articolo che dopo la conferenza stampa dell’11 febbraio ha annunciato al mondo – tramite le pagine dell’autorevole Physics Reviews Letters – la conferma dell’esistenza delle onde gravitazionali.
Giancarlo Cella, ricercatore per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è invece il coordinatore dei “cacciatori delle onde gravitazionali di Pisa” che hanno contribuito alla scoperta dell’esistenza di quanto teorizzato da Einstein cento anni fa. E mentre si teneva la conferenza stampa congiunta Italia – Stati Uniti che ha annunciato al mondo la scoperta, Cella, dal Polo Fibonacci dell’Università di Pisa, ha risposto alle domande degli studenti e commentato la rivoluzione scientifica che si stava presentando. “Meglio sempre avere i piedi per terra, anche se l’entusiasmo è tanto” ha dichiarato al Corriere della Sera a pochi minuti dall’annuncio ufficiale, alludendo anche a come spiegare al figlio (e a tutti noi) “che abbiamo trovato un nuovo linguaggio per parlare con l’universo”.
Per i non addetti ai lavori può essere difficile comprendere l’importanza di questa scoperta ma basta dire che l’aver descritto le onde gravitazionali può valere il premio Nobel ai ricercatori coinvolti. Tra i team statunitensi ed europei sono oltre mille gli scienziati che hanno preso parte ad una ricerca epocale: le onde gravitazionali furono teorizzate per la prima volta da Albert Einstein ma mai se ne era avuta un’osservazione diretta.
Del resto fino alla messa a punto degli interferometri – “laboratori” dove un raggio laser diviso in due da uno specchio viaggia per centinaia di chilometri onde poi riunirsi e valutare se la lunghezza dei due fasci è ancora la stessa – era impossibile registrare i movimenti impercettibili che si vengono a creare nello spazio tempo. Adesso ne sappiamo qualcosa in più. Anche grazie ai barghigiani Ruggi e Cella.
La notizia, lanciata dal nostrio giornale, stamani è stata immediatamente raccolta anche dal sindaco Marco Bonini che sui social network ha dichiarato:
“Come cittadino provo una grande soddisfazione per questa scoperta, da tutti definita la “scoperta del secolo”. A questo si aggiunge, come cittadino e Sindaco di Barga, il grandissimo orgoglio per la partecipazione a questo lavoro di due nostri concittadini che, in ruoli diversi, hanno dato un contributo determinante. Congratulandomi con loro, anticipo che l’Amministrazione Comunale proporrà un importante riconoscimento a Giancarlo Cella e Paolo Ruggi”.
Tag: pisa, virgo, onde gravitazionali, cascina, giancarlo cella, paolo ruggi
fabio grandini
13 Febbraio 2016 alle 11:08
R: Onde gravitazionali, anche due barghigiani nel team della scoperta
COMPLIMENTI a Ruggi e Cella per contriibuire a mantenere alto il livello di Eccellenza Italiana nella FISICA fin da tempi remoti.