Il Festival lirico “Il Serchio delle Muse” non lascia, ma raddoppia proponendo un cartellone per l’estate ricco come non mai. Il successo di pubblico e critiche ricevuti lo scorso anno, sono stati decisivi per ritrovare nuovi stimoli e risorse da investire in cultura, in aree dove la grande lirica non arriva.
Perciò, in attesa di ufficializzare le ultime date del cartello, ci sono le prime indiscrezioni. Due opere impegnative come Traviata e Rigoletto, cinque serate con l’opera in giro per la Mediavalle e Garfagnana, e soprattutto, per la prima volta nella sua ventennale storia, la grande lirica del festival itinerante “Il Serchio delle Muse” sbarcherà per la prima volta in Alta Versilia.
La storica kermesse ideata e diretta dal maestro Luigi Roni scavalca le Apuane e il consueto scenario della Garfagnana per approdare sul territorio stazzemese. Il calendario è presto fatto, con 18 serate tra il 30 luglio e il 17 settembre.
A Castelnuovo, Borgo a Mozzano e Gallicano si terranno le rappresentazioni di Traviata, mentre nell’anfiteatro di Camporgiano e nella piazza di Castiglione toccherà a Rigoletto.
Immancabile, l’appuntamento ai 1.609 metri del Rifugio Rossi ai piedi della Pania, con il coro “Voci del Serchio” diretto da Ugo Menconi, mentre un famoso musicista ancora top secret, si esibirà anche con la fisarmonica. Tre i concerti programmati per questa estate nel territorio di Stazzema grazie alla collaborazione storica con la BCC Versilia, Lunigiana e Garfagnana presieduta dal dottor Enzo Stamati e l’aiuto fondamentale del direttore generale Paolo Pelliccioni.
Lo scorso anno, nelle 12 serate in giro per la Valle del Serchio, si superarono le 4.200 presenze, coi picchi nelle piazze di Gallicano e Borgo a Mozzano, e senza contare la “Serata Pascoliana” del 10 agosto. Quest’anno ci saranno nuove location e ritorni graditi come ad Antisciana, Bagni di Lucca, San Romano e Camporgiano, e conferme come Sillano, Pianacci e naturalmente Coreglia. La macchina organizzativa si è rimessa in moto, e anche l’organizzazione interna dell’associazione “Il Serchio delle Muse” ha trovato forze nuove per muovere al meglio un meccanismo che funziona a memoria, grazie anche all’entusiasmo e le richieste della gente.
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