L’anno 2015 si è chiuso con una lieve risalita della natalità imprenditoriale, che lascia intravedere i primi tenui segnali di ripresa dell’economia provinciale, anche se permangono preoccupazioni per il comparto artigiano e per l’aumento delle imprese con procedure in corso. Crescono soprattutto le società di capitale e quelle guidate da stranieri.
Sono i primi dati che emergono dal rapporto dell’ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Lucca relativo all’anno 2015. Al 31 dicembre 2015 le imprese registrate in provincia di Lucca sono pari a 43.294, valore incrementato dello 0,2% rispetto all’anno precedente.
Il tessuto imprenditoriale lucchese torna quindi ad espandersi dopo ben quattro anni di continue diminuzioni: era infatti dal 2010 che la consistenza delle imprese registrate non mostrava un andamento positivo.
I dati del Registro delle Imprese relativi alle imprese attive risultano il più idoneo a fornire un’indicazione della consistenza del tessuto imprenditoriale operativo nei vari settori di attività economica e delle variazioni intervenute nel corso del tempo.
Dall’esame di tali dati emerge che la riduzione della consistenza delle imprese attive nel corso del 2015 ha interessato particolarmente il settore delle costruzioni secondo settore economico della provincia ed inoltre nel comparto industriale è ulterormente diminuito il numero delle impreser manifatturiere.
E’ tornata invece in positivo l’agricoltura, con un incremento del +2,2% (+54 imprese) per un totale di 2.532 imprese attive in provincia.
Il comparto dei servizi, cresciuto complessivamente di 41 unità (+0,2%), evidenzia invece andamenti eterogenei: il commercio, che racchiude il più elevato numero di imprese attive a livello provinciale, ha fatto registrare in corso d’anno una leggera flessione. Le attività di alloggio e ristorazione hanno evidenziato un lieve aumento, mentre per le attività immobiliari si è registrata una leggera diminuzione.
Positivo invece l’andamento delle altre attività di servizi, mentre le attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese sono salite a quota 1.324. In contrazione le attività professionali, scientifiche e tecniche che perdono alcune imprese, le attività di trasporto e magazzinaggio in flessione e quelle operanti nei servizi di informazione e comunicazione che diminuiscono di qualche unità.
Crescono a quota 906 le imprese che svolgono attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, mentre per le attività finanziarie e assicurative l’andamento risulta stabile.
È proseguito anche nel 2015 il periodo di criticità che l’artigianato lucchese attraversa ormai dalla fine del 2008, quando il comparto aveva raggiunto la più elevata numerosità imprenditoriale con 14.747 imprese attive. Il trend negativo sembra non essersi ancora arrestato, e a fine 2015 la presenza artigiana in provincia è scesa a 11.908 imprese attive, con un’ulteriore flessione del -2,0% (-241 unità) rispetto al 2014.
Analizzando il sistema imprenditoriale provinciale dal punto di vista del genere, dell’età e del paese di nascita degli imprenditori, si evidenziano andamenti particolarmente differenziati.
La consistenza delle imprese femminili attive in provincia risulta pari a 8.320 unità a fine 2015, un valore in crescita dello 0,5% nel corso dell’anno che ha portato l’incidenza delle imprese lucchesi in rosa al 22,5% del totale imprese (dal 21,3% di fine 2014).
Le imprese attive guidate da stranieri crescono a quota 3.780 a fine 2015, con un incremento del +2,3% nel corso dell’anno, arrivando al 10,2% del totale imprese; la più elevata incidenza si rileva nei settori delle costruzioni (20,5%), nelle attività del noleggio, agenzie di viaggi, servizi di supporto alle imprese (20,2%) e nel commercio (11,6%).
Tag: provincia di lucca, camera del commercio, rinascita inprenditoriale
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