Fermo no della Valle del Serchio alla rideterminazione degli ambiti territoriali (art. 1 comma 66 – legge 107/2015) del sistema istruzione proposti dall’Ufficio Scolastico Regionale e che prevede per la valle l’accorpamento alla zona Versilia.
Così si è espressa mercoledì a Barga la conferenza zonale per l’istruzione convocata urgentemente dopo che la stessa era stata chiamata da ANCI, entro la giornata di mercoledì, ad esprimersi circa questa proposta .
Alla fine ne è nato un ordine del giorno approvato all’unanimità in cui si esprime intanto preoccupazione oltre che un parere fortemente contrario alla possibilità di un accorpamento con la Versilia, in considerazione della particolarità del territorio della Valle, considerato montano. La proposta accorperebbe insomma due territori molto diversi per conformazione, infrastrutture, storia; due territori divisi tra loro e privi anche di collegamenti viari diretti.
“La proposta avanzata dal MIUR – scrive la conferenza dei sindaci – raggiunge sì l’obiettivo numerico della equivalenza della popolazione scolastica dei due ambiti in cui suddivide la provincia (piana e Lucca da una parte e Versilia e Garfagnana dall’altra ndr), ma disconosce i principi di prossimità delle istituzioni scolastiche e di caratteristiche del territorio
Da qui viene rimarcata la totale contrarierà alla proposta e viene ribadita l’esigenza di garantire l’autonomia funzionale della valle del Serchio o in alternativa l’apertura di un tavolo di confronto per la creazione di ambiti territoriali più rispondenti alle esigenze delle varie realtà”
Tra i documenti prodotti ed inviati ad ANCI anche un altro ordine del giorno che invece ha raccolto i pareri dei dirigenti scolastici della Valle del Serchio. Anche dal mondo della scuola arriva un forte no a questa rideterminazione.
Tag: versilia, accorpamento, ambiti territoriali, vall del serchio, miur
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