Apre al pubblico sabato 3 e domenica 4 ottobre il Museo multimediale delle Rocche e Fortificazioni della Valle del Serchio allestito, dopo un importante intervento di recupero, presso i locali della Volta dei Menchi nel centro storico di Barga.
La presentazione in anteprima alla stampa il 1° ottobre a cura del presidente dell’Unione dei Comuni della Media Valle, Andrea Bonfanti e del primo cittadino di Barga, Marco Bonini. Con loro anche Laura Risaliti che per l’Unione dei Comuni ha curato tutte le fasi di questo progetto.
Si tratta di una importante novità nell’ambito dell’offerta museale non solo di Barga, ma dell’intera valle del Serchio. Un percorso multimediale di particolare effetto, con grandi schermi e locali completamente oscurati, che permette di immergersi nelle più belle realtà e negli scorci più suggestivi della valle del Serchio, sia dal punto di vista della sua storia che delle sue fortificazioni e delle sue chiese, sia da un punto di vista naturalistico e turistico con la scoperta di volti valligiano, mestieri, luoghi, natura di una valle del Serchio che anche grazie a questo museo multimediale viene presentata in tutta la sua meravigliosa essenza di luogo unico ed irripetibile. Perla rara tra le tante perle della Toscana.
L’evento avviene a coronamento del progetto generale “Bacino Culturale della Valle del Serchio” finanziato da Arcus spa, Fondazione Monte Paschi di Siena e Fondazione Cassa Risparmio di Lucca (che in particolare ha permesso l’allestimento e l’apertura del museo) e portato avanti dalle due Unioni dei Comuni della Valle del Serchio con la collaborazione dell’università di Pisa, dipartimento di Civiltà e forme del sapere. Una operazione del valore complessivo di 6 milioni di euro – resa possibile anche grazie al particolare interessamento a suo tempo dell’attuale presidente della commissione cultura del senato, Andrea Marcucci – ben più ampia partita nel 2009 con un insieme organico di interventi strutturali sulle fortezze, sui borghi murati, sui castelli e sui ponti medievali della Valle del Serchio. I 20 interventi previsti inizialmente nel progetto, disseminati sull’intero territorio, riguardavano complessivamente 17 Comuni. Ad oggi sono in gran parte realizzati a partire dal recupero della Volta dei Menchi e dalla sua trasformazione in questo museo multimediale.
E’ davvero particolare ed originale quanto realizzato a Barga. Un museo ben diverso da quello che ci si aspetta che offre alla popolazione, agli studenti e ai turisti, uno strumento innovativo di documentazione storica, ambientale e artistica di un’area geografica sorprendentemente ricca di cultura, storia, natura incontaminata, leggenda.
Un gruppo di ricerca universitario ha ideato e curato un allestimento che contempla, con una concezione evocativa e immersiva, un viaggio per immagini nei vari aspetti del territorio, corredato da musiche e testi scritti sullo schermo (anche in inglese) e concepito per una visita attiva, attraverso la possibilità di interagire con varie possibilità di itinerario proposte da un tavolo interattivo.
Per il momento solo una delle sale è stata allestita con grandi schermi e videoproiettori che insieme ad uno schermo touch screen interattivo guidano il visitatore alla scoperta della valle e dei suoi tesori architettonici e non. Comunque sia già un ottimo biglietto da visita per poi approfondire la conoscenza di questo territorio dal vivo.
“Un vero e proprio sistema di rete tra i comuni della Valle del Serchio – ha commentato il sindaco Marco Bonini durante la presentazione – che comincia dal museo multimediale di Barga e si ritrova nei centri del territorio, nei luoghi riscoperti e valorizzati”
“La riqualificazione nell’ambito del progetto di questo sistema monumentale – ha aggiunto il presidente dell’Unione dei Comuni Media Valle, Andrea Bonfanti – rappresenta un’opportunità per ridare voce agli antichi abitanti della Garfagnana e della Media Valle, creando un sistema museale diffuso sul territorio, composto dalle diverse “fabbriche monumentali”; all’interno del museo multimediale, vengono poi raccontate non solo le loro storie, ma anche i paesaggi le culture, i volti, i modi di vita e di lavoro di un intero territorio”.
Il progetto come detto prevede un seguito, con l’allestimento di altre sale della Volta dei Menchi che permetteranno di rendere ancora più innovativo questo strumento di conoscenza e di promozione della Vallata.
Per il recupero delle numerose sale della Volta dei Menchi c’è voluto in particolare un intervento di 370 mila euro per la parte strutturale mentre per la fornitura di hardware, software, attrezzature, per la creazione del prodotto multimediale e per le attività di ricerca che ne hanno permesso la produzione sono stati spesi 115 mila euro finanziati dalla Cassa di Risparmio di Lucca.
Il museo non sarà permanentemente aperto al pubblico, ma visitabile su prenotazione. Per l’estate è in produzione una app che permetterà la prenotazione della visita quasi in tempo reale. Prenotazione comunque sempre obbligatoria visto che proprio per la sua tipologia i visitatori non possono essere più di 30 alla volta.
In futuro è prevista la gestione del Museo da parte dell’istituto Astorico Lucchese che quindi ne curerà l’apertura e la presentazione ai visitatori.
L’inaugurazione ufficiale appunto questo sabato mattina alle 11. Le visite saranno invece possibile alle 15, alle 16 ed alle 17 di sabato 3 ottobre e alle 10, 11, 12, 15,16, 17 di domenica 4 ottobre.
Si consiglia quindi di prenotare la visita ad uno degli orari indicati telefonando al 344 16 72 150
QUALCHE NOTIZIA IN PIÙ’ SUL PROGETTO ARCUS
Il progetto generale sul Bacino Culturale della Valle del Serchio Le Rocche e Fortificazioni dell’importo complessivo di € 6.000.000, è stato presentato congiuntamente dalle due Comunità Montane della Garfagnana e della Media Valle del Serchio nel 2008 ed approvato nel 2009. Si presentava come un insieme organico di interventi strutturali sulle fortezze, sui borghi murati, sui castelli e sui ponti medievali e prevedeva un finanziamento congiunto di Arcus s.p.a. (una società legata al Ministero che opera come strumento di intervento a sostegno dei beni culturali), della Fondazione della Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena.
I 20 interventi previsti inizialmente nel progetto, disseminati sull’intero territorio della Valle del Serchio, riguardavano complessivamente 17 Comuni. Ad oggi sono in gran parte realizzati a partire dal recupero della Volta dei Menchi.
Insieme e in parallelo con il recupero dei manufatti e dei luoghi, il progetto proponeva un intervento di comunicazione del lavoro fatto. Il primo intervento di comunicazione, giunto ormai al termine della parte progettuale prevedeva la raccolta di una base dati storico architettonica, la redazione di una guida bilingue, la progettazione di massima del museo multimediale della Volta dei Menchi e la creazione di un sito collegato al percorso indicato dalla Guida. Questa parte del lavoro, aggiudicato all’ATI Space spa – Pomilio Blumm è in fase conclusiva e verrà presentato al pubblico ed alla popolazione entro la fine dell’anno.
La riqualificazione di questo sistema monumentale rappresenta un’opportunità per ridare voce agli antichi abitanti della Garfagnana e della Media valle, creando un sistema museale diffuso sul territorio, composto dalle diverse “fabbriche monumentali” che vengono valorizzate partendo anche dai contenuti della videoinstallazione presente alla Volta dei Menchi, ma queste “fabbriche monumentali” sono inserite in un ambiente di rara suggestione e immerse in un contesto territoriale che va dal paesaggio all’ambiente, alla cultura, alle produzioni tipiche, ai modi di vita e al lavoro: si può così ricostruire il mosaico delle esperienze storiche, artistiche e ambientali dei luoghi coinvolti.
L’obiettivo di questo progetto Arcus era ed è il costituirsi di un vero e proprio bacino culturale, il Bacino Culturale della Valle del Serchio, che, esaltando al meglio le risorse dell’area, renda fruibile un patrimonio che rappresenta forse una “cultura minore” rispetto a quella presente nei principali poli culturali toscani, ma diversamente godibile e profondamente apprezzabile.
In questo senso e con questi obiettivi, l’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio che già aveva seguito i lavori di recupero strutturale del sito, è stata incaricata dal Comune di Barga di realizzare nei locali della Volta dei Menchi un museo multimediale secondo le linee previste dal progetto di massima presentato dall’ATI Space spa – Pomilio Blumm all’interno delle iniziative di comunicazione e di immagine previste dal progetto generale.
I Contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca dal 2012 ad ora sui bandi annuali (€ 120.000,00), sono stati la spina portante di questo intervento che è stato completato nella prima sala.
La collaborazione con l’Università di Pisa Dipartimento di Civiltà e forme del sapere è stata un’arma vincente perché la struttura universitaria con i suoi ricercatori, professori e strumenti, ha consentito una produzione di alto livello qualitativo generata e sviluppata tutta nell’ambito della istruzione pubblica italiana.
Ai ragazzi che frequentano le scuole, alla popolazione della valle, ai turisti che la percorrono offriamo questo strumento informativo, divulgativo, evocativo.
Rispetto e conoscenza del passato, ma fiducia nel futuro e negli strumenti che ci mette a disposizione.
Tag: valle del Serchio, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, museo multimediale, arcus, rocche e fortificazioni, sistema museale
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