Dopo il recente nuovo articolo di Sereni sento la necessità di esternare il mio personale punto di vista nella speranza che venga raccolto da chi ha la responsabilità di gestire questa importante fase.
Sono d’accordo nello stabilire una tregua che dia garanzie ai due plessi per qualità dei servizi e qualità dei professionisti sia medico che infermieristico per i prossimi dieci anni in modo che la popolazione si senta più tranquilla; sono infatti già troppi i problemi che affliggono gli abitanti di questa zona del paese a prevalenza di anziani che almeno l’assistenza sanitaria sia un non problema.
Poi però , dato che Dieci anni sono i tempi che ci vogliono per realizzare una nuova struttura, una politica LUNGIMIRANTE, io credo che dovrebbe convergere su una soluzione che io ritengo la più logica e la più economica.
E cioè quella di abbinare accanto all’attuale edificio di Barga
un nuovo monoblocco, fatto con criteri di efficienza, moderno, antisismico, in linea con i tempi che saranno, collegato con il nuovo ponte a nord di Fornaci di Barga da una nuova viabilità che arrivi sul Piangrande più velocemente.
Così facendo si potrebbe FORSE superare questa inutile lotta fra Castelnuovo e Barga che fino ad oggi non ha prodotto alcun risultato positivo; infatti, orologio alla mano, una ambulanza impiegherebbe meno di 10 minuti da Castenuovo alla nuova struttura di Barga.
Una soluzione così sarebbe il miglior dono che lasceremmo alle nuove generazioni della Valle del Serchio per i prossimi 100 anni.
Guglielmo Donati
Tag: rifondazione, osservatorio, marco bonini, andrea tagliasacchi, dh oncologico, Umberto Sereni, Ospedale, sanità, dialisi, regione, protesta
Mori Leonardo
23 Settembre 2015 alle 10:01
R: Una soluzione diversa per risolvere l’annosa questione degli ospedali della Valle: “Potenziare Barga”
Un pensiero lungimirante da apprezzare e condividere, ma siamo sicuri che il vicino voglia che l’erba di Barga sia più verde della sua?la strada ed il ponte sembra possano meno costare un quinto di un potenziale nuovo ospedale e qui mi fermo.
Pier Giuliano Cecchi
23 Settembre 2015 alle 13:17
Una soluzione diversa per risolvere l’annosa questione degli ospedali della Valle: “Potenziare Barga”
Il problema non è porsi domande come se la cosa detta si potesse avverare da oggi a domani. Il problema sta nel fatto che è un’idea che da oggi si pone su un tappeto sdrucito, scolorito e per certi versi anche strappato, però, a mio avviso, di una cosciente lucidità storica, politica e sociale da prendere in seria considerazione.
Luti Giuseppe
23 Settembre 2015 alle 18:55
R: Una soluzione diversa per risolvere l’annosa questione degli ospedali della Valle: “Potenziare Barga”
Una sistemazione che tutti i nostri “politicanti” avrebbero già dovuto pensare ed attuare. Anche perché non manca il terreno, cioè l’area su cui costruire e far di due “mezzi ospedali” quello che chiede tutta la popolazione. Ma purtroppo temo che abbiano già deciso. Lasciano che ci scanniamo e poi tutti a casa. (Lucca, Firenze, Pisa, Siena, ecc.)Giuseppe Luti