Ha scritto all’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi, il capogruppo di opposizione a Barga, l‘ex sindaco Umberto Sereni, che sollecita l’assessore a dare l’attenzione che merita alla situazione della sanità nella Valle del Serchio ed a fugare ogni dubbio sul futuro del punto nascita di Barga.
Ecco la lettera inviata anche per conoscenza all’assessore regionale Marco Remaschi, ed ai consiglieri regionali Stefano Baccelli e Ilaria Giovannetti:
“Sono sicuro che già nei pochi mesi dal suo insediamento questa situazione le sarà stata resa nota dal suo collega di Giunta, Marco Remaschi, e dai consiglieri Baccelli e Giovannetti. Non mi sfugge che nell’ambito della Regione Toscana e delle sue problematiche in termini di politica sanitaria la realtà della Valle del Serchio, uno spicchio di territorio all’estremo nord della provincia di Lucca, rappresenti oggettivamente una entità marginale, ma, sono altrettanto certo che il governo regionale sappia comunque valutare la rilevanza della questione sanitaria e la sappia comprendere nella sua effettiva essenza di questione “cruciale” per il territorio di riferimento.
Di questa consapevolezza – continua la lettera di Sereni – ha dato
ripetute prove l’attuale presidente Rossi che già al tempo del suo assessorato riservò una premurosa attenzione alle esigenze della Valle. Porta il suo nome quel “piano” che nei primi anni 2000 convogliò in Valle del Serchio un consistente flusso di risorse destinandole alla messa in sicurezza ed in piena efficienza delle due strutture ospedaliere attive in Valle: il “Santa Croce “ di Castelnuovo ed il “San Francesco” di Barga.
Proprio perché concepito e attuato con questa finalità il “piano Rossi” rimane ancora oggi una insuperata prova di capacità di governo della Regione, che ebbe il coraggio di misurarsi con problemi incandescenti – quali sono quelli legati alle “rivalità” che dilaniano la Valle e, ancor più, seppe trovare una linea di intervento che garantiva una crescita dei servizi nei due ospedali, in coerenza con la condivisa strategia dell’integrazione.
Era questa la “svolta” realizzata dal piano Rossi, al quale insieme all’allora sindaco di Castelnuovo Sauro Bonaldi ed al direttore dell’azienda USL ing. Tavanti collaborai attivamente: dopo anni di tagli, di arretramenti, di impoverimento complessivo, i due ospedali venivano collocati al centro di un progetto di ammodernamento e di potenziamento ed erano sottratti a quella condizione di perniciosa precarietà che faceva pensare ad una loro vicina chiusura.
Le ricordo quella esperienza soprattutto perché ha il valore di un modello di Buon Governo che è sempre attuale. Nello spirito e nel metodo.
Proprio perché so quanta stima il presidente Rossi riservi al suo fare – ed è per questo che le ha attribuito una delle deleghe più “pesanti” della nuova Giunta – ho buoni motivi per pensare che con lei si può riprendere a lavorare secondo lo “spirito Rossi”: lucidità, coerenza, misura, concretezza.
E’ di un nuovo “spirito Rossi” che la Valle del Serchio ha bisogno. Per trovare un nuovo slancio unitario, per uscire dalle letali faide di campanile, per riformulare per i due storici Ospedali un condiviso progetto di crescita e di sviluppo.
Non mi nascondo, e nessuno lo fa, le difficoltà di un’impresa del genere, ma proprio per questo avverto l’urgenza di sollecitarla a prendere in mano la questione, ad inserirla nel novero delle sue scadenze impellenti . A darle priorità nell’arco dei suoi impegni.
Proprio le vicende che hanno agitato la sanità della Valle del Serchio in queste ultime settimane – mi riferisco allo sciagurato allontanamento del dottor Viglione dal suo incarico nel reparto di Ginecologia di Barga – hanno avuto il triste effetto di rinfocolare tensioni, e di ridare fiato alle più funeste prospettive circa il futuro del Punto Nascita del San Francesco.
Per quanto mi riguarda posso serenamente dirle che mai e poi mai avrei fatto andar via il dottor Viglione e quindi farei di tutto per trovare la strada per recuperare la sua professionalità.
Ma intanto è necessario e urgente sgombrare tutte le ombre che si sono addensate sul Punto Nascita del San Francesco che deve essere messo in piena condizione di svolgere tutte le sue funzioni confermando così di rappresentare un’eccellenza. Può recare una parola in questo senso?
E’ quanto si attendono i cittadini di tutta la Valle a cominciare da quelli – e sono la più larga maggioranza- , che alle recenti consultazioni hanno dato i loro consensi alla lista del Presidente Rossi. Si parla tanto – anche troppo- del pericolo di una crescente sfiducia dei cittadini nei confronti di chi svolge compiti di governo della cosa pubblica. Ebbene questa può essere una valida occasione per dimostrare con i fatti che una Buona Politica riesce a farsi carico dei problemi delle comunità e li sa risolvere con equità e lungimiranza.
Per quanto mi riguarda, proprio per non nascondere niente , ci tengo a ripetere una frase che pronunciai negli anni del mio sindacato quando presiedevo l’Articolazione Zonale della Sanità: “ Come sindaco di Barga non sottoscriverò mai un atto che possa risultare lesivo dei legittimi interessi della Garfagnana.” E nei legittimi interessi della Garfagnana sta un Ospedale efficiente, articolato su due strutture : un corpo che cammina con due gambe, entrambi sicure e ben salde !
Due ospedali funzionanti, efficienti, dotati delle migliori strumentazioni, affidati a medici di sicura professionalità, a ben fornite equipe di collaboratori, rappresentano il meglio che la Valle può volere. Per una volta non ci dobbiamo rovinare con le nostre mani. La Regione può aiutarci”.
Tag: Ospedale, sanità, maternità, dimissioni, stefania saccardi, vincenzo viglione, mario nuzzi, marco bonini, ostetricia
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