Una manifestazione di protesta contro i tagli attuali e futuri sui servizi degli ospedali di Barga e Castelnuovo. La organizza l’Osservatorio della sanità Valle del Serchio per sabato 19 settembre a Barga.
Una manifestazione per protestare più in generale anche contro l’assetto della Riforma Sanitaria in corso in Regione Toscana.
La manifestazione si terrà appunto sabato 19 settembre con ritrovo alle 10 davanti alla chiesa del S. Cuore, in Via Roma a Barga dalla quale partirà un corteo fino all’ Ospedale S. Francesco di Barga.
“La cittadinanza, gli amministratori locali, le associazioni, i comitati e i movimenti che vogliono difendere la nostra sanità e si vogliono opporre al disegno di Riforma della Regione Toscana sono invitati a partecipare – scrive l’Osservatorio che continua – Vogliamo contestare i continui sacrifici che ci vengono imposti e la scarsa dignità riservata ai cittadini bisognosi di cure, soprattutto in una zona disagiata come la Mediavalle-Garfagnana; la riforma sanitaria accentratrice, che prevede tagli del personale, tagli dei servizi, ulteriori razionalizzazioni e che mette nelle mani di pochi un enorme potere che riguarda la salute di tanti; contestiamo una sanità che ci considera numeri, statistiche e voci di bilancio.; che ci impone liste d’attesa infinite, costi sempre più alti e ci obbliga a rivolgerci al privato. Ma contestiamo anche questa politica che non ascolta i cittadini e gli amministratori locali tagliandoli fuori dalle decisioni più importanti”.
Tag: manifestazione, osservatorio, Ospedale, ospedali, protesta
Associazione per non morire Lucca
18 Settembre 2015 alle 19:33
R: Sabato 19 settembre manifestazione di protesta per gli ospedali di Barga e Castelnuovo
Riflessioni su quanto dichiarato dai vertici aziendali…..con molte perplessità. In riferimento alla nuova organizzazione del SSR, l’Associazione vuole esprimere alcuni concetti di ordine generale e, altre osservazioni a riguardo dell’economia sanitaria Regionale e, infine, aprire un dibattito pubblico di vero interesse verso un settore che, purtroppo e fino a prova contraria, quello della Sanità è, forse, il più delicato e doloroso della vita di ognuno di noi.Vogliamo innanzitutto sottolineare che, se, nell’ambito di un sistema sanitario, non si focalizzano gli sforzi verso una rinnovata cultura del personale, ogni tentativo di “tappare i buchi” per mancanza di professionalità e di numero di dipendenti risulterà, per noi, sempre vana e poco credibile.Evidenziamo alcuni aspetti di ordine generale che , ogni giorno, sono alla base di una difficile identificazione del personale medico, paramedico ed amministrativo nel lavoro presso le strutture dell’ASL 2.Esiste una difficoltà evidente ad incentivare il personale in ordine economico e psichico e creare una maggiore efficienza, in quanto, per noi, l’espressione “efficienza del servizio sanitario” è ambigua e fallace.Non vi è, realmente, un sistema di monitoraggio sia della spesa che dei risultati, in quanto non vi sono delle regole stabilite e condivise se non quelle legate al risparmio che, è per noi palese, ad oggi è l’obiettivo primario di ogni Azienda Sanitaria.Nella difficoltà di fare comprendere al personale tutto, ed in particolare modo a quello Dirigente, di essere parte integrante di una organizzazione con finalità non personali ma di efficienza globale e che, l’azione, deve rispettare regole e leggi, in primis l’articolo 32 della Costituzione Italiana.Difficile il rapporto con il quotidiano ed un comportamento “virtuoso” , infatti grazie a parametri contrattuali, alcune voci sulla valutazione del singolo soggetto lavoratore sono totalmente assenti, e la “performance”, viene raggiunta o meglio, deve essere raggiunta, sotto lo scacco di un nebuloso interesse al risparmio.Pertanto, concludendo la parte “filosofica” del nostro ragionamento vogliamo profilare che l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari erogati alla popolazione non dipendono in maniera diretta da modelli, ogni paradigma può essere gestito bene o male, ma piuttosto i fattori determinanti sono, per noi di altro genere, quali: la responsabilità personale, la verifica dei risultati, la considerazione del contesto, la fluidità delle relazioni gerarchiche…Dal punto di vista del risparmio , nell’accorpare 12 AASSLL in tre, nel ridimensionare i servizi e via dicendo, vogliamo solo evidenziare i dati economici della nostra Regione e, ovviamente, lasciare a chi legge l’interpretazione dei numeri analitici ed asettici.Il Budget della Regione Toscana nel 2014 è stato di 8 miliardi e 994 milioni di euro.Di questi 7 miliardi e 884 milioni di euro, ovvero il 75 per cento del bilancio, solo per gestire la sanità con i suoi 51460 operatori.La Regione ha speso per i nuovi 4 Ospedali 421 milioni 892 mila e 892 euro, con il contributo del privato pari a 72 milioni di euro, il 25 per cento.Con il contratto tra il pubblico ed il privato, gestore dei servizi non sanitari per i 19 anni decisi, si avrà un esborso di circa 66 milioni di euro annui verso il projet financing, che diviso 4 determina esattamente , per ogni ASL 16 milioni e 500 mila euro.Quindi in sintesi, il privato nei 19 anni di attività con il pubblico, intascherà, a fronte degli iniziali 72 milioni di euro investiti la cifra di 1252 milioni di euroPertanto, questo il quadro , la nostra opinione è, quella ribadita in altri ambiti e da altri soggetti, e cioè che, i tagli si possono fare laddove il denaro esiste, in un ambito di un risparmio che, se pur legittimo, addiviene da una strategia studiata a tavolino e, come quasi sempre accade, sulle spalle dei più deboli.ASSOCIAZIONE PER NON MORIRE LUCCA