Barga e Firenze: una lunga storia plurisecolare, iniziata nel corso del 1300, materialmente interrotta con l’unità d’Italia, ma spiritualmente ancora viva per quel filone di memorie che ci unisce e per il sentimento di riconoscenza che non possiamo fare a meno di riservare alla città del Giglio.
Il vecchio castello medievale ricco di testimonianze del periodo e la civiltà che ci contraddistingue ne sono la fede; ma anche tanti personaggi ci ricordano e ci riconducono agli illuminati Medici prima, poi ai Granduca di Toscana.
Il più noto è certamente l’umanista Pietro Angeli, il Bargeo, la cui effige è immortalata in un bel quadro tra i tanti personaggi che ornano il corridoio “vasariano” della Galleria degli Uffizi a Firenze. Ma c’è anche il valente scultore cinquecentesco Pietro Simoni da Barga.
Venerdì 5 giugno alle 17,30, Barga celebrerà la figura di Simoni grazie alla presentazione del libro “Pietro o Piero Simoni da Barga. Notizie barghigiane” Che raccoglie gli scritti pubblicati anche su questo giornale di Pier Giuliano Cecchi, appassionato cultore della storia barghigiana.
Il libro è stato sostenuto dalla Fondazione Ricci e vede anche il patrocinio del Giornale di Barga. Esce per i tipi di “Tra le righe libri” dell’amico Andrea Giannasi.
La presentazione avverrà presso la sede della Fondazione Ricci e sarà a cura di Maria Pia Baroncelli che peraltro ha già scritto dell’importanza di questo contributo storico: “prima della pubblicazione di questo libro c’era la totale mancanza di informazioni biografiche relative a Pietro da Barga, di questo scultore rinascimentale di origini barghigiane la cui figura era poco delineata nel grande mosaico artistico fiorentino”.
Dunque una pubblicazione utile ai fini della ricostruzione storica di questo personaggio che indubbiamente ha portato lustro alla storia di questa terra.
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