L’unione campanari della Valle del Serchio al raduno nazionale di Verona

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Anche quest’anno è tornato il tradizionale appuntamento che ha visto riunirsi per due giorni i suonatori di campane di tutta Italia, per un evento diventato ormai particolarmente sentito nella nostra provincia e che si svolge all’insegna della tradizione, della religiosità ma, soprattutto, dell’antica arte del suono delle campane.

E’ stata l’Associazione Suonatori di Campane a Sistema Veronese ad ospitare quest’anno il 55° raduno nazionale dei suonatori di campane che, come da tradizione, ha offerto a partecipanti e spettatori uno spettacolo unico soprattutto a livello di varietà di suono delle campane praticato nella nostra penisola, cui si è aggiunta l’inconfondibile melodia dei suonatori di campane inglesi (bellringers), ormai ospiti fissi della manifestazione. I gruppi da tutta Italia sono giunti a Verona già dal primo mattino di sabato 20 giugno, per concludere la manifestazione domenica 21 giugno dopo aver discusso di sistemi di suono, leggi in materia di tutela dell’arte campanaria, aver svolto l’annuale assemblea della Federazione Nazionale Suonatori di Campane e naturalmente dopo aver dato sfogo alle abilità tecniche di suono di tutti i partecipanti. La Federazione, giova ricordarlo, è stata ideata a Barga durante il raduno svolto nella cittadina nel 2001 e fondata successivamente a fine 2012 con l’intento di creare un organismo nazionale di coordinamento e di tutela per il suono delle campane.

I gruppi campanari di Barga, Chiozza, Cardoso e Cascio-Perpoli sono stati presenti al raduno con oltre cinquanta partecipanti sotto le insegne dell’Unione Campanari della Valle del Serchio, ente fondato nel 2014 proprio a Barga e a cui hanno aderito tutti i gruppi della Valle del Serchio, sodalizio che conta ad oggi circa quaranta iscritti.

Ai lavori dell’assemblea federativa hanno poi partecipato il Presidente Manuel Graziani (campanari di Barga) e il Vice Presidente Andrea Massagli (campanari di Cardoso) con l’obiettivo di portare un concreto contributo per i delicati temi trattati, tra cui eventuali proposte di legge o di regolamentazione, da presentare alle sedi istituzionali competenti, per la tutela del suono e delle torri campanarie.

I gruppi garfagnini si sono poi esibiti da sabato pomeriggio nel doppio in terzo, nel doppio in quarto e nella caratteristica toccheggiata, sistema di suono utilizzato anche il 17 giugno scorso nella Torre di Pisa in occasione della festa patronale di S. Ranieri e per il quale il gruppo ha ottenuto un permesso speciale dalla curia pisana.

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