Franco Isola, l’autiere più famoso d’ Italia, ha compiuto 80 anni ed è stato festeggiato con tutti gli onori dai compagni delle sezioni di Lucca e Garfagnana.

Una piacevole serata organizzata all’ insaputa dell’interessato e quindi particolarmente coinvolgente ed emozionante. Franco è nato a Capannori ma è molto conosciuto in tutta la provincia di Lucca e anche in Valle del Serchio che frequenta assiduamente per le sue molteplici attività. E’ stato il primo autiere ad entrare in Trieste quando la città il 26 ottobre 1954 tornava a far parte dell’ Italia; allora giovane sergente (partito volontario a 19 anni ) era alla guida della campagnola con a bordo il colonnello Giovanni Berlettano comandante dell’82° reggimento fanteria proveniente da Rimini ed essendo capofila della colonna militare, il fato ha voluto che Franco Isola passasse alla storia come il primo soldato ad entrare in una Trieste tappezzata di bandiere tricolore e fra l’entusiasmo incontenibile dei triestini finalmente tornati a far parte della madre patria.

Franco è rimasto un simbolo per quella gente, considerato alla stregua di un’ eroe e per questo ospite d’onore nel 2004 per il 50° anniversario di quel memorabile 26 ottobre. Sul palco, in piazza Unità d’Italia, ad assistere alla parata militare, le autorità gli riservarono un posto accanto al presidente della repubblica di allora Carlo Azelio Ciampi: uno dei tanti bei ricordi, vissuti in nord Italia, che Franco Isola conserva nella mente e nel cuore.

In occasione dell’ ottantesimo compleanno, gli amici autieri, con la complicità dell’ inseparabile compagna Marina, a sorpresa, lo hanno festeggiato in un ristorante della Media Valle accogliendolo sull’ “attenti” e con un caloroso applauso. L’ incredulità e l’emozione hanno avuto il sopravvento sul pur esperto autiere, altruista per natura, che con gli occhi lucidi e un filo di voce ha ringraziato tutti. Cosi forse adesso il cavaliere ufficiale al merito della repubblica italiana Franco Isola ricorderà per sempre anche i suoi primi 80 anni come già indelebile è per lui quel 26 ottobre del 54’…