I Gatti si laureano Vice Campioni d’Italia al termine di una stagione esaltante. Dopo aver conquistato il campionato provinciale 2013/14, conquistano il diritto di partecipare al campionato regionale toscano, dove trionfano per 3-1 nella finale di Altopascio contro il Marginone. Il giusto premio per un così alto traguardo è la partecipazione alle finali nazionali di Lignano Sabbiadoro. Per i biancoverdi è la prima esperienza a così alto livello e la squadra parte per la ridente località della riviera friulana senza saper cosa si può aspettare.
Già dall’esordio si capisce che la squadra di Barga può far bene, infatti vince contro la squadra della provincia di Milano, ma soprattutto mette in luce un bel gioco. Il triangolare del pomeriggio della stessa giornata, regala altre due vittorie, contro Lecce e Roma, ed il passaggio del turno, quindi la semifinale, ai biancoverdi. Intanto a Barga, inizia a scoppiare la Gatti-mania, tutti vogliono sapere di più del percorso dei biancoverdi e vogliono essere aggiornati tempestivamente. Il giorno seguente, l’ultima partita del girone serve solo a stabilire la griglia delle semifinale ed a evitare la favorita Botafogo Vicenza. I Gatti vincono in scioltezza la quarta partita consecutiva, sconfiggendo anche Parma. Nel pomeriggio dello stesso giorno si disputa la semifinale contro il Marsiglia di Genova. I Gatti, ma anche i loro avversari, devono fare i conti con alcuni acciaccati e la grande stanchezza accumulata in impegni così ravvicinati, a cui non sono certamente abituati. La partita è bella ed emozionante, i biancoverdi vanno in svantaggio, ma controllano il gioco. Hanno numerose occasioni per pareggiare e trovano il gol su un rigore ineccepibile. C’è ancora tempo per cercare la vittoria, ma la porta avversaria sembra stregata. Si va così ai rigori, i Gatti sono più bravi e si conquistano meritatamente la finale, anche in considerazione di quello visto sul campo. Ad attenderli in finale c’è, come da pronostico, la squadra veneta.
Si gioca di domenica verso mezzogiorno a temperatura quasi proibitive. La cornice di gioco è esaltante: stadio comunale di Lignano Sabbiadoro, un impianto da professionisti, presentazione dei giocatori uno ad uno, inno nazionale suonato prima della partita, buona affluenza di pubblico. I Gatti dominano il primo tempo portandosi in vantaggio di due reti. Ad inizio secondo tempo i vicentini mettono in campo tre giocatori, tra questi anche alcuni ex professionisti, tra cui Andrea Rabito (giovanili del Milan e tre campionati di serie B vinti con le maglie di Modena, Sampdoria e Livorno). La partita cambia verso ed il Botafogo, prima accorcia le distanze, poi a sette minuti dal termine trova il pareggio. Quando mancano una manciata di minuti ai calci di rigore, proprio Rabito trova il gol vittoria per i suoi. La delusione dei biancoverdi è evidente, molti giocatori e dirigenti hanno le lacrime agli occhi.
Ben presto la tristezza lascia il posto alla consapevolezza di aver realizzato qualche cosa di eccezionale, i Gatti Randagi sono VICE CAMPIONI D’ITALIA! Il viaggio di ritorno è una dichiarazione di amore di tutti, giocatori, dirigenti, amici, tifosi verso i colori biancoverdi, verso lo spirito che unisce questi ragazzi, prima di tutto l’amicizia, lo stare insieme, poi l’evento sportivo. Non per nulla la squadra ha conquistato anche la Coppa disciplina (soltanto due ammoniti in sei partite) ed il titolo platonico di squadra più simpatica della manifestazione. Il rientro a Barga è trionfale, sul fosso ad aspettare la squadra ci sono davvero tante persone e sul pullman alla vista di tutta quella gente si provano brividi di commozione. Piano piano nasce anche un’altra considerazione, il Botafogo ha convocato lecitamente ben otto giocatori di altre squadre amatori o militanti in FICG ed almeno due ex professionisti svincolati, è vero che ha conquistato sul campo la vittoria, ma i Gatti sono i veri Campioni d’Italia amatori, infatti si sono portati a Lignano soltanto tre giocatori extra, ma tutti e tre con forti legami con la squadra, amici che hanno voluto dare una mano alla loro squadra del cuore.
Questo quanto ha scritto uno dei capitani della squadra, Francesco Talini:
Eh, già.. sembrava la fine del mondo, ma siamo qua e non c’è niente che non va, non c’è niente da cambiare col cuore che batte più forte, la vita che va e non va.. Una citazione di Vasco ci sta sempre bene.. Vi voglio raccontare una storia, faccia a faccia non ho mai avuto il coraggio, per questo scrivere credo che sia lo strumento a me più congeniale.. La storia di un’avventura che è nata piano piano, sembra quasi una vacanza al termine di una stagione dura. L’aperitivo da 580 euro, il sushi del Nakke ed il bagno a culo nudo. Poi la prima partita e ci rendiamo conto che forse in questa avventura ci possiamo stare. Si parte male, ma il Pip, la sontuosa del Berto ed lo slalom speciale del Giova ci rimettono in gioco. È la giornata più dura, il pomeriggio quel cazzo di sole che ti picchia nella testa, ma il Pip ed il Giova ci fanno finire a punteggio pieno. Quindi il bagno, questa volta con il costume e per festeggiare bruciamo 1121,20 euro di paella. La seconda giornata parte soft, con una partita che conta poco, ma che dominiamo in lungo e largo, è la volta del Mario con una bella parata, del Barba, ancora il Pip ed il Pittore a portare a casa il risultato. La semifinale è da cardiopalmo, andiamo sotto, ma il Pip ci rimette in parità. I rigori sono infiniti, ma il Nero e le uniche parate del Mela ci portano in Finale. La finale è il giusto premio per un gruppo indescrivibile, lo stadio, la presentazione dei giocatori, l’inno nazionale, il Pip fa due gol, assaporiamo il gusto di un sogno, a casa c’è un intero paese che ci spinge, poi purtroppo ci risvegliamo dal sogno, è un risveglio brusco, ma siamo consapevoli di aver fatto tutto il possibile, restando quello che siamo, coerenti con la nostra filosofia. Il viaggio di ritorno è come al rallentatore, riaffiorano i ricordi, le scene, le frasi, poi giriamo quell’ultima curva, il Presidente, il Paolo ed il Mauro a fare da scorta ed il sogno è di nuovo davanti a noi. Le nostre famiglie sono li, bimbi, mogli, genitori, amici che non sono potuti venire ci fanno sentire orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Scendo dal pullman, con la coppa in mano, nodo in gola.. Sembrava la fine del mondo, ma siamo qua e non c’è niente che non va, non c’è niente da cambiare col cuore che batte più forte!! Perché il Gatto non molla ed in piedi sempre sta!
Tag: amatori, gatti randagi, campionato, marginone, aics, campionato nazionale, vice campioni d'italia, botafogo
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