Sono iniziati i tagli alla spesa re quindi ai ser5vizi sanitari della Valle ma l’atteggiamento dei sindaci del territorio è quello dell’immobilismo. Così la pensa il Comitato per la sanità della Valle del Serchio che scrive:
“La recente campagna elettorale ha fatto calare la consueta cappa di silenzio sui temi sanitari, ma il comitato Per la Sanità nella Valle del Serchio vuole rimettere al centro della discussione il futuro della nostra assistenza, facendo il punto della situazione. Ad aprile il direttore della Asl 2 di Lucca, Polimeni, è ospite della Conferenza zonale dei sindaci: invitato a spiegare dove troverà i molti milioni di euro che dovranno essere tagliati dal bilancio aziendale, risponde in modo pericolosamente oscuro, limitandosi peraltro a illustrare soltanto una parte dei sacrifici previsti. La settimana successiva, Edoardo Majno è nominato commissario dell’area vasta Nord-Ovest, il mostro amministrativo che sostituirà e ingloberà dai prossimi mesi tutte le Asl dalla Lunigiana a Piombino. Majno, già presidente del consorzio che ha gestito la costruzione dei noti e nefasti mega-ospedali toscani, incontra poi a fine maggio Polimeni, e pochi giorni dopo appare sulla stampa un’angosciante notizia: si parla della soppressione, ufficialmente temporanea, di 1 posto ogni 3 dell’area chirurgica del Santa Croce, e della sparizione di 5 posti letto dal reparto di medicina del San Francesco. Tagli fortissimi, che si sommeranno a quelli definitivi già decisi dall’Azienda a partire da giugno: chiusura della RSA di Villetta, riconversione di 10 posti letto di riabilitazione a Barga, accentramento del dipartimento di prevenzione in un unico sito di erogazione per l’intera Valle del Serchio, mentre avanzano i procedimenti necessari alla chiusura della dialisi di Castelnuovo e del DH oncologico di Barga.
In questa tempesta tremenda, dormono un sonno sereno e pesantissimo i primi cittadini della Valle del Serchio: presidente Bonini, vicepresidente Tagliasacchi, a quando una nuova convocazione della Conferenza dei Sindaci, aziendale o locale? Quella che prometteste ai cittadini due mesi fa, per ridiscutere con Polimeni dei drammatici tagli ormai in fase di attuazione? La Asl, con delibere e appalti, ha dato prova di procedere da sola, di decidere in modo autoritario riguardo alle soppressioni, agli accorpamenti, al razionamento dei servizi sanitari del nostro territorio, ignorandovi; la Regione Toscana già due anni fa mise nero su bianco l’intenzione di eliminare il Presidio Ospedaliero della Valle del Serchio per trasformarlo in una struttura di livello inferiore, e l’esperienza di territori vicini a noi testimonia la lucida fermezza di Rossi nel perseguire questo disegno di dolore. A tutti i sindaci della nostra zona chiediamo: quali azioni metterete in campo per difendere il nostro diritto alla salute? Nella nuova, gigantesca Asl, la Valle esprimerà un peso pari al 3% delle quote di voto, contro il 34% assegnato alla singola figura del direttore generale: cincischiare ancora, in questa fase così importante e drammatica, sarebbe una colpa storica”.
Tag: valle del Serchio, sanità, comitato, ospedali
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