Non solo la questione Barga Giardino ha infuocato il consiglio comunale di lunedì sera a Barga.
Un lungo dibattito, con toni veramente aspri, ha riguardato anche i punti sulle modifiche allo statuto della Fondazione Pascoli.
A scatenare l’acceso dibattito il consigliere Umberto Sereni che ha chiesto che venisse messa ai voti una modifica dello statuto della Fondazione per regolamentare l’impegno dell’ente per la salvaguardia del paesaggio pascoliano perché lo stesso – secondo lo stesso Sereni – sarebbe messo a rischio dalla forte ingerenza nella Fondazione da parte della famiglia Marcucci.
“C’è il sospetto di una certa catena di controllo da parte della famiglia Marcucci – ha affermato l’ex primo cittadino – che è bene che venga chiarito”. “Io non credo – ha continuato – che Bonini abbia possibilità di far fronte alla spinta di ingerenza della famiglia Marcucci”.
Accuse dunque anche per Bonini e maggioranza, di far parte del “Clan Marcucci”.
Bonini ha rigettato le accuse di ingerenza e anche quelle di appartenenza a qualsivoglia clan, ricordando che gli equilibri e le rappresentanze all’interno della Fondazione, ma anche dello stesso consiglio comunale di Barga, sono le stesse o quasi di quando la Fondazione nacque con l’avvallo dell’allora sindaco Sereni. E che legittimo è il lavoro che svolge la Fondazione con in particolare proprio l’impegno per la salvaguardia del paesaggio pascoliano. Sulla tutela del paesaggio ha inoltre sottolineato che già esistono specifici vincoli nazionali che verranno ulteriormente approfonditi nell’ambito delle verifiche del Piano di Indirizzo Territoriale della Regione. Per queste motivazioni è stata respinta con voto contrario, la richiesta di Sereni.
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