Investimenti su strutture e attrezzature per il miglioramento dei servizi e interventi di rimodulazione in grado di eliminare i doppioni e di rendere più efficiente l’organizzazione sanitaria in Valle del Serchio.
Sono le due facce delle azioni che l’Azienda USL 2 di Lucca sta effettuando o pianificando in questo periodo complesso per la sanità, anche a livello nazionale e regionale.
Il Direttore Generale Joseph Polimeni ribadisce infatti che in Valle del Serchio, così come nella Piana di Lucca, saranno indispensabili alcuni interventi di riorganizzazione dei servizi sanitari, che verranno illustrati alla Conferenza dei Sindaci, con l’obiettivo di arrivare ad una rimodulazione delle attività territoriali, ospedaliere e della prevenzione senza incidere sui servizi.
E’ stata evidenziata già nei giorni scorsi l’approvazione del nuovo piano di investimenti e del programma triennale delle opere pubbliche 2015-2017, che prevede una spesa complessiva di circa 7 milioni da utilizzare per migliorare l’offerta delle attività aziendali.
Si continua quindi ad investire per rispondere in maniera adeguata alle esigenze della cittadinanza, nella convinzione che ci sia bisogno di sedi sempre più adeguate e di sempre maggiore tecnologia ed innovazione per affrontare le sfide del futuro e per stare al passo con i tempi, sia a Lucca che in Valle del Serchio.
Per quanto riguarda in particolare la Valle, importanti finanziamenti regionali sono stati confermati per la nuova Casa della Salute di Fornoli (1 milione e 40mila euro), per il completamento della sede del Ser.T. e del Dipartimento della Prevenzione a Gallicano (635mila euro per l’annualità 2014), per il nuovo Centro Alzheimer di Coreglia (280mila euro sempre per il 2014) e per il potenziamento tecnologico della Radiologia di Castelnuovo Garfagnana (275mila euro) già presentato nei mesi scorsi.
Rilevanti anche a Barga gli investimenti per la Dialisi e il Blocco Parto e a Castelnuovo per il potenziamento del Day Hospital Oncologico e per l’adeguamento di tutto il sistema di smaltimento dei reflui dello stabilimento ospedaliero di Castelnuovo, mentre in sede distrettuale (in particolare sempre a Castelnuovo) è prevista una riqualificazione dei servizi esistenti.
Il Direttore Generale dell’Azienda USL 2 Joseph Polimeni sottolinea che un intervento importante per la sanità della Valle del Serchio è quello già programmato per il nuovo Blocco Chirurgico dell’ospedale di Castelnuovo Garfagnana che consentirà di marcare ancora di più la vocazione chirurgica del “Santa Croce”, rispetto a quella medico-riabilitativa del “S.Francesco“ di Barga. E’ infatti necessaria una sempre maggiore integrazione tra i due stabilimenti ospedalieri della Valle del Serchio, nei quali non ci deve essere in alcun caso una sovrapposizione di percorsi e linee produttive. Questa “specializzazione” aiuterà le due strutture a crescere ulteriormente, con maggiori livelli di sicurezza, funzionalità ed efficienza dei servizi.
In particolare, per l’ospedale di Castelnuovo l’adeguamento funzionale programmato viene descritto in maniera particolareggiata in un primo atto concreto: la relazione sanitaria a firma del Direttore della Macrostruttura Ospedaliera Luca Lavazza. In questo documento si precisano le destinazioni d’uso attese per gli aggregati 5/6 e 7/10 e la rimodulazione degli spazi di supporto per il nuovo blocco operatorio.
E’ infatti prevista la realizzazione di un progetto di adeguamento antisismico dell’aggregato 5/6, attualmente contenente il comparto operatorio dello stabilimento ospedaliero di Castelnuovo, con costruzione di un nuovo comparto operatorio dotato di tre sale operatorie fortemente specializzate nella chirurgia a ciclo diurno e con locali per attività chirurgica ambulatoriale. Anche le sale per la chirurgia ambulatoriale avranno relativi spazi per accoglienza e preparazione dei pazienti esterni e spazi per l’osservazione postoperatoria dei pazienti, collegate con il comparto operatorio principale ma dotate di un proprio percorso di accesso che non interferisca con i flussi di ingresso ed uscita dei pazienti ricoverati dal comparto operatorio principale.
Questi lavori permetteranno di attuare una riorganizzazione complessiva delle attività, che coinvolgerà la Direzione sanitaria di presidio, studi medici, spogliatoi per il personale, servizi destinati al medico competente.
A seguito della relazione sanitaria prodotta dal dottor Lavazza, è stato quindi già avviato uno studio di fattibilità per definire in via ultimativa tempistiche, costi e modalità attuative delle nuove sale operatorie, prima della fase di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva.
Tag: dialisi, riorganizzazione, razionalizzazione, joseph polimeni, day hospital oncologico, Ospedale, sanità
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