La calma prima della tempesta, ovvero, dopo mesi di riflessione, preparatevi a conoscere la Emma Morton del dopo X Factor. Che promette faville.
Parola della cantante scozzese naturalizzata barghigiana che entro il mese di ottobre annuncia il lancio di un disco. Nuovo ed innovativo nei contenuti.
Noi qualcosa lo abbiamo sentito in anteprima e veramente ci pare, da profani della materia ovviamente, che la strada intrapresa sia oltremodo interessante. C’è davvero molto in ballo.
Emma in questi mesi è stata “stoppata” da una polmonite che l’ha messa forzatamente a riposo vocale, ma come un top player del calcio fermato da un infortunio che segue uno specifico percorso di riabilitazione, anche lei ha lavorato duramente per rimettere in sesto voce e soprattutto per realizzare le basi musicali del suo futuro. Con una idea ben precisa in mente, lasciarsi definitivamente alle spalle X Factor ed uscire con un disco a ottobre.
E’ quanto ci racconta Emma in questa intervista.
Dunque X Factor è un capitolo finito?
“Per quanto sono grata della mia esperienza a X Factor mi sono voluta subito staccare da quella Emma per creare la Emma che vorrei e che voglio. Quella che propone una musica che mi tocca nel profondo e dove mi ritrovo. Per questo in questi mesi non ho voluto promuovere quello che ho fatto a X Factor. Inutile concentrarsi su una immagine vecchia quando si è già proiettati su un’altra dimensione. I miei problemini di salute sono stati quasi un bene. Mi hanno permesso di sparire per un po’ e concentrarmi sul mio progetto, quello vero; che di certo non prosegue la strada di X Factor”.
Qual è il progetto di cui parli?
“Ho cominciato a scrivere musica da sola e sto esplorando dei mondi sonori che non pensavo che mi appartenessero. Però ė un mondo molto divertente e mi sto trovando benissimo.
Sto lavorando con Davide Tagliapietra che ha prodotto Gianna Nannini, Tiziano Ferro, Nina Zilli e fa parte del gruppo dei tour di Ferro e Nannini. Stiamo collaborando su un progetto discografico. L’obiettivo è di avere il disco pronto per ottobre”.
Un disco di che genere?
“Un pop più sperimentale ed anche… ‘cinematografico’. Per me le immagini sono importanti per trovare ispirazioni musicali, ma anche la musica deve servire ad evocare immagini e percorsi evocativi. In tal senso va il progetto che sto portando avanti da tempo anche via social, che si chiama Mindscapes.
Una specie di diario sonico, in cui analizzo, libero espongo i frammenti di un paesaggio interno: mentale, spirituale, emotivo. Lo scopo di Mindscapes è stato quello di liberare e di raccontare tramite la musica ricordi, paure, sogni. Ne sono venuti fuori brani emozionali. Brani che insomma creano l’atmosfera giusta per liberare le espressioni della propria mente.
Da qui si arriva al progetto del disco. Sto cercando un compromesso tra questa musica molto concettuale e sperimentale ad una dimensione più immediata e più leggibile anche per i pubblico; cercando di infiltrare e contaminare con il pop, rendendo le strutture più familiari all’orecchio.
Stanno venendo fuori diversi pezzi inediti. Sto scrivendo musica che mi rende veramente felice. E sono contenta di avere dietro di me una squadra che supporta questo mio progetto; il mio compagno Luca Giovacchini, il mio gruppo, ma anche la mia agente Antonella Bubba, che crede molto nell’importanza di consolidare questo mio percorso.
Dietro il mio progetto ci sono insomma tante persone vere e che ci credono tra le quali voglio ricordare anche Giulia (la figlia di Mara Maionchi ndr) che cura il mio ufficio stampa”.
Nei prossimi mesi tornerai a cantare in pubblico?
“Ho cantato ad eventi privati, esposizioni. Il 16 maggio sarò in concerto al teatro Verdi di Montecatini, a giugno, l’11, canterò a Roma in occasione della festa per il compleanno della Regina organizzata dall’Ambasciata britannica; sarò poi il 26 giugno a Camporgiano ed il 27 giugno al Bluesacco Festival di Ponsacco (da non perdere!). Può darsi che qualcosa venga fuori anche per l’Expo di Milano.
Tengo molto poi all’appuntamento del 19 giugno quando realizzeremo a Porcari un evento benefico in ricordo di Margherita, morta lo scorso anno in un incidente stradale.
La musica è importante, ma per me conta anche l’impegno sociale. Sono stata coinvolta in vari progetti di beneficienza; al momento sto collaborando con un progetto locale a Lucca, organizzato dall’associazione “Di Testa Mia H.P.G”. e si occupa di promozione della salute tra i giovani. Tra gli impegni dell’associazione la lotta al bullismo. E’ una tematica che sento molto. Io stessa sono stata vittima e testimone di casi di bullismo severi, sia al livello fisico che psicologico e so quanto può influire in negativo questa cosa in età scolastica e le conseguenze che può portare a tutto quello che saremo da adulti.
Credo fortemente che la consapevolezza delle conseguenze di come ci trattiamo, delle carezze positive e negative che ci diamo sia l’unica cosa che ci serve per rendere migliore la nostra vita, la nostra società… Insomma, viva l’amore!
In futuro spero di concentrarmi su un progetto in particolare, impegnarmi sulla problematica dell’abuso sui minori; la prendo come una missione personale quella di provare ad aiutare le vittime di abuso, particolarmente sessuale, nell’infanzia. Non credo che effettivamente ci rendiamo conto di quanto tutto questo può devastare e condizionare la vita di chi è stato vittima di questo orrendo crimine. Bisogna lottare per consentire alle vittime di avere più aiuto. E io nel mio piccolo voglio fare questo”.
Torniamo alla musica. Ci saranno eventi di promozione del tuo futuro disco?
“Qualcosa in ballo c’è, ma per il momento voglio stare tranquilla; questa è la calma prima della tempesta. Il lavoro promozionale ed anche un eventuale tour ci sarà dopo l’uscita del disco.
In questi mesi sono venute fuori anche alcune prospettive extra musicali, esperienze possibili nel mondo del cinema. Un mondo che peraltro mi piacerebbe molto vivere sempre dal punto di vista musicale, realizzando per esempio colonne sonore”.
Tag: musica, x factor, disco, luca giovacchini, emma morton, davide tagliapietra, album, bullismo child abuse
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