Day Hospital oncologico Barga. La denuncia: “ci hanno tolto anche la certezza della terapia”

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Chi frequenta un reparto delicato come il day hospital oncologico, guarda ai particolari della vita con un’altra attenzione. Desidera che la sua personale lotta per la vita possa svolgersi almeno con la dovuta tranquillità e con la certezza di poter proseguire questo percorso di terapia senza sé e senza ma.

Questo chiedono i pazienti del day hospital oncologico attivo, ancora non si sa per quanto, presso l’ospedale “San Francesco” di Barga. Un servizio, lo dicono tutti i pazienti che ci hanno contattato, svolto da medici ed infermieri non solo con professionalità, ma con vera vocazione. Nell’esclusivo interesse dei pazienti. Un servizio che è un fiore all’occhiello per la sanità locale secondo loro e che invece, denunciano, l’azienda sta di fatto limitando.

Per questo chiedono aiuto alle istituzioni, che vengano incontro loro per restituire più certezze sulla prosecuzione del servizio messo a rischio dai piani di razionalizzazione dell’ASL 2. Da tempo si parla, e si sa, che il servizio di day hospital oncologico verrà quasi sicuramente accorpato nella sede ospedaliera di Castelnuovo. Ma all’incertezza sulla possibilità di avere ancora o meno una sede a loro vicina e più comoda che non Castelnuovo o Lucca, per tutti i pazienti della Media Valle del Serchio, si aggiunge il fatto che già adesso il servizio, così racconta Oliviano Lunardi che parla a nome della moglie e degli altri pazienti oncologici che frequentano il day hospital a Barga, sia stato snaturato dalle politiche aziendali, rendendo di fatto il lavoro encomiabile degli operatori sanitari, difficile e complicando la vita ed il percorso terapeutico dei pazienti:

“La presenza della dottoressa che segue i pazienti è stata ridotta a soli due giorni tra Castelnuovo e Barga e non c’è più la certezza nemmeno dei giorni di presenza. Questo crea problemi di non poco conto anche sulle tempistiche precise con le quali devono essere svolte alcune terapie e relative analisi. “Solo su Barga – aggiunge Oliviano Lunardi – il medico deve seguire 150 cartelle ambulatoriali. Come è possibile che il servizio venga ridotto e che si svolga un solo giorno a settimana? Come è possibile che nemmeno ci siano certezze sui giorni di presenza a Barga rendendo complicato programmare anche tutti gli appuntamenti?

Non capisco perché – continua Lunardi, – l’azienda voglia mandare in malora un servizio che a detta di tutti era svolto con grande professionalità ed era di reale aiuto e sostegno per tanta gente”.

Lunardi fa sapere che per questi motivi  dai pazienti verrà richiesto un incontro con i sindaci della zona per cercare di trovare una soluzione alle problematiche ed alle incertezze che riguardano il Day Hospital oncologico di Barga.

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