La visita del Ministro Stefania Giannini a Casa Pascoli, sabato prossimo, rappresenta un punto importante di arrivo e di riconoscimento della sua importanza nell’ambito dei beni culturali italiani di pregio.
Il ministro inaugurerà infatti la conclusione degli importanti lavori di restauro e di recupero realizzati in questi anni e partiti nell’ambito delle celebrazioni del Centenario Pascoliano. Lavori per oltre un milione di euro, messi insieme grazie all’impegno di Amministrazione Comunale, Governo e Regione Toscana per quanto riguarda le istituzioni, e con i finanziamenti messi a disposizione da Arcus e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca; e seguiti e coordinati in questi anni con particolare dedizione dalla Fondazione Giovanni Pascoli che gestisce il patrimonio pascoliano.
Proprio con il suo presidente, Alessandro Adami, abbiamo fatto il punto della situazione sui lavori realizzati e su quelli che sono i nuovi progetti per Casa Pascoli.
Che cosa troverà il ministro a Casa Pascoli dopo questi lavori di restauro?
A Casa Pascoli, grazie ad un finanziamento dello stato attraverso Arcus, che è società del Ministero dei Beni culturali, è stato possibile realizzare un intervento determinante ai fini della messa in sicurezza e della valorizzazione di Casa Pascoli. E’ stato possibile l’adeguamento antisismico della casa Museo, sono stati adeguati alle normative tutti gli impianti di sicurezza, da quello elettrico, a quello antincendio per finire ai sistemi di video sorveglianza. Un lavoro sostanzioso di messa in sicurezza, a carattere strutturale, fatto con particolare cura e attenzione e tecniche di lavoro innovative, grazie anche alla particolare attenzione e disponibilità della impresa aggiudicatrice, la Luti Giuliano Costruzioni di Barga.
Ma è stato possibile portare avanti anche un sapiente restauro di tutti gli ambienti; riportando gli ambienti ai colori, agli aspetti, alle atmosfere dell’epoca di Giovanni Pascoli. Un lavoro certosino e delicato questo, realizzato anche grazie al supporto della Soprintendenza di Lucca e della direzione regionale dei musei. Ora è possibile rivedere i colori della cucina di Pascoli; riassaporare l’atmosfera del salotto dove pranzava . Sono state riscoperte e restaurate ad hoc le vecchie tinteggiature d’epoca; operazione che ha permesso anche di scoprire affreschi importanti ed interessanti come quello recuperato sui muri delle scale.
L’importante intervento di adeguamento e ristrutturazione ed il restauro ci mettono oggi nelle condizioni di ridare al pubblico ed a tutti gli studiosi pascoliani un luogo unico, con maggiori riferimenti al suo periodo storico, sicuro e con maggiori funzionalità.
Direi quindi che a Casa Pascoli è stata realizzata una grande valorizzazione di uno dei più significativi beni culturali che possiede la nostra nazione, che per le sue caratteristiche rappresenta una unicità: per chi visita Casa Pascoli è infatti oggi più che mai un singolare ritorno ai tempi di Pascoli. Un balzo indietro di più di un secolo.
Il tutto si completa con una totale sistemazione dell’area esterne, del giardino di Casa Pascoli ed anche se la recente bufera di vento anche qui ha fatto ingenti danni, siamo riusciti a rimarginare per quanto ci è stato possibile anche questa ferita delle intemperie
Abbiamo lavorato duramente per sistemare il giardini e per sistemare la terrazza Mariù, per renderla più accogliente ed ospitale reintroducendo anche essenze arboree che sono ampiamente citate nelle poesie pascoliane.
Chi ha reso possibile tutto questo?
Rispondo approfittando per ringraziare tutti i protagonisti di questa operazione; innanzitutto il Comune di Barga che è l’ente attuatore di questo progetto, per continuare poi con le direzioni tecniche che hanno seguito questi lavori; l’impresa Giuliano Luti che ha lavorato con particolare cura e sensibilità. Per arrivare infine agli altri soggetti che nei due lotti di intervento hanno consentito di raggiungere questi obiettivi: Arcus, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Regione.
Che resta da fare ora a Casa Pascoli?
Per Casa Pascoli la parte più importante dell’intervento di recupero è stata realizzata. Ora rimane da intervenire sostanzialmente sulle le strutture che appartengono alla Fondazione Pascoli, gli edifici del piccolo quanto ameno borgo di Caprona che circonda Casa Pascoli per i quali è stato predisposto, grazie anche alla spinta del senatore Andrea Marcucci che è sempre stato in prima linea anche nell’operazione completata in questi anni, un progetto che è stato già presentato alla Regione. L’obiettivo è quello che il progetto sia inserito nella programmazione delle risorse finanziarie dei Fondi comunitari 2014-2020: un grosso progetto di recupero, di alcuni milioni di euro, che però ci porterebbe veramente a realizzare a Caprona il “Borgo ed il parco della poesia” che sarebbe unico in Italia.
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