Finalmente l’articolazione zonale della conferenza dei sindaci per la sanità ha un suo presidente. Un presidente peraltro, dopo tante divisioni, nominato all’unanimità. Marco Bonini si alternerà, un anno alla volta, con il sindaco di Castelnuovo, Andrea Tagliasacchi. Supportati da un direttivo che rappresenta sia Garfagnana che Media Valle
Una organizzazione dell’articolazione, è la prima impressione che se ne ricava, che dimostra la volontà di garantire una certa equità ed unità di intenti tra alta e bassa Valle del Serchio.
Di questo e di altro ci parla il sindaco Marco Bonini in questa intervista.
E’ così sindaco: una nomina ed una organizzazione nel senso dell’unità della Valle?
“Direi che il senso è proprio questo – risponde Bonini – Questo tipo di organizzazione nasce dalla volontà di lavorare uniti, peraltro ribadita dal voto unanime e dagli stessi interventi unanimi dei sindaci in seno all’articolazione zonale.
Con Tagliasacchi ci alterneremo alla guida della conferenza con un esecutivo che lavorerà con noi costantemente, a dimostrazione della voglia di proseguire tutti insieme.
Vorrei anche esprimere la mia soddisfazione per essere finalmente giunti alla soluzione di un problema che ci portiamo dietro da mesi. Onestamente, non era più rinviabile la nomina del presidente.
Perché?
“Siamo in un momento difficile. Davanti a noi abbiamo problematiche importanti come i tagli che l’ASL dovrà affrontare sul bilancio 2015, pari a 8,5 milioni di euro, che dovranno quindi essere bilanciati con una riorganizzazione di tutti i servizi sanitari per recuperare i fondi mancanti.
Stiamo inoltre procedendo a grossi passi verso la nuova riforma che la Regione ha approvato per la realizzazione di tre macro Asl; già a luglio avremo un commissariamento delle nostre aziende. Anche alla luce di questo delicato passaggio era indispensabile farci trovare pronti, con una articolazione nominata ed effettiva.
A proposito di riorganizzazione. Come intendete muovervi e che cosa vi aspettate per la Valle del Serchio?
“Non vogliamo che il piano sia calato dall’alto. Vogliamo essere coinvolti in tutto e per tutto come spetta alla conferenza dei sindaci; essere a conoscenza del piano e poterlo gestire insieme all’azienda dopo averlo approfondito. Porteremo, se ci sarà bisogno, le nostre proposte come conferenza e poi presteremo massima attenzione affinché vengano portate avanti le scelte che farà la stessa conferenza.
Proprio nei prossimi giorni convocherò la prima riunione dell’articolazione zonale. All’ordine del giorno appunto l’illustrazione da parte dell’ASL del piano con il quale si prevede il recupero di 8,5 milioni di euro”.
Ma quali sono i timori per la riorganizzazione dei servizi in Valle?
“I timori sono sulla sempre più insistente voce di accorpamento dei due servizi relativi a Day Hospital oncologico e Dialisi. Anche su questo punto comunque non c’è nessun no pregiudiziale. Vogliamo però che tutto il piano ci venga illustrato e capire quali saranno i benefici e quali gli aspetti negativi. Insomma, su questo come sugli altri punti che emergeranno, è necessaria una concertazione passo, passo con la conferenza.
Resta il nostro convincimento che comunque sia il piano di riorganizzazione, sia a livello sanitario che territoriale, non dovrà causare un peggioramento dei servizi offerti e che casomai la razionalizzazione debba essere accompagnata da un possibile miglioramento dei servizi erogati”.
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