Oggi alla Biblioteca di Barga “Fratelli Rosselli” a Villa Gherardi appuntamento con il giornalista-scrittore Vincenzo Pardini, che ha parlato del suo rapporto con gli animali e l’ambiente e dell’intenso racconto di Carlo Cassola “L’uomo e il cane” per il quale lo stesso Pardini ha scritto la presentazione per l’edizione Mondadori 2014. Insieme allo scrittore anche i rappresentanti “umani” ed “animali” dell’Arca della valle, associazione in difesa degli animali della mediavalle del Serchio.
Centrale nella presentazione di oggi è stato il rapporto tra uomo e animale, e su quanto l’animale può essere umano. Vincenzo Pardini è protsgonista indiscusso sulla scena letteraria nazionale sui temi animali, tant’è che è considerato lo “scrittore degli animali” e al domandargli il perchè, lui oggi ha risposto “Perchè forse ci sono rimasto male dal comportamento degli uomini”.
Proprio questo malcontento che l’uomo gli ha lasciato lo spinge a credere che l’animale, seppur essere superiore fisicamente e spesso anche mentalmente all’uomo, è sempre stato considerato sottomesso alle utilità umane. Fino dagli anni della infanzia dello scrittore, considerare un animale alla stregua di un “cristiano” voleva dire essere considerato “mattarello”, poi dagli anni ’70 gli animali piano piano hanno iniziato a essere presi in considerazione come compagni di vita per l’uomo. Noi siamo inferiori in capacità rispetto all’animale, e per questo nei secoli li abbiamo sottomessi e demonizzati spesso proprio per darci un alibi per le nostre azioni sbagliate, ed anche per questo l’uomo ha squilibrato i rapporti tra animali rendendoli nemici ed incitandoli alla violenza.
Proprio questo malcontento che l’uomo gli ha lasciato lo spinge a credere che l’animale, seppur essere superiore fisicamente e spesso anche mentalmente all’uomo, è sempre stato considerato sottomesso alle utilità umane. Fino dagli anni della infanzia dello scrittore, considerare un animale alla stregua di un “cristiano” voleva dire essere considerato “mattarello”, poi dagli anni ’70 gli animali piano piano hanno iniziato a essere presi in considerazione come compagni di vita per l’uomo. Noi siamo inferiori in capacità rispetto all’animale, e per questo nei secoli li abbiamo sottomessi e demonizzati spesso proprio per darci un alibi per le nostre azioni sbagliate, ed anche per questo l’uomo ha squilibrato i rapporti tra animali rendendoli nemici ed incitandoli alla violenza.
Secondo Pardini sarebbe necessaria l’istruzione all’animalismo nelle scuole di ogni livello e anche nelle politiche statali al fine di rendere sempre più civile l’uomo, infatti “Se l’uomo impara a rispettare gli animali, allora magari inizierà a voler bene anche ai suoi simili”, fondando così le basi per una convivenza sullo stesso mondo di uomini e animali, anche perchè in fondo anche noi lo siamo.
Si conclude così il Tra le Righe Winter Festival, il festival letterario organizzato da Comune di Barga e Andrea Giannasi che tra i vari incontri susseguitisi nelle settimane quest’oggi ha dato voce all’Arca della Valle e alla sua missione nella sensibilizzazione verso la difesa degli animali.
Tag: arca della valle, tra le righe, vincenzo pardini, winter festival
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