Poste Italiane ha annunciato nuovi tagli agli uffici postali con un piano che è stato annunciato ieri dalla direzione regionale ai sindacati.
Un bel pacchetto di chiusure annunciato, denunciano i sindacati, senza possibilità di un preventivo tavolo di confronto, ma già pronto per messere messo in atto.
Pesante il bilancio per quanto riguarda il territorio provinciale con la chiusura annunciata di 9 uffici e la riduzione degli orari per altri 6. Ed il nostro comune è tra i più penalizzati con la chiusura definitiva di Mologno e Castelvecchio Pascoli e la riduzione dell’orario per l’ufficio di Filecchio.
Praticamente verrebbero lasciate sguarnite di un servizio importante quasi tutte le frazioni barghigiane.
Alla base dei tagli annunciati da Poste due fattori: il primo è legato alla produttività degli uffici, ovvero il «fatturato» annuale; il secondo, invece, è stato un riallineamento sugli standard degli istituti bancari, perché Poste Italiane deve aver trovato diseconomico avere almeno uno sportello nel 96 per cento dei circa ottomila comuni italiani (contro il 72 per cento delle banche) e essere presente nell’87 per cento dei comuni con meno di mille abitanti (dove le banche si fermano a quota 23 per cento). Insomma, mere valutazioni economiche, che secondo noi poco hanno a che vedere con un servizio che funge sì anche da banca ma che da sempre svolge un’evidente funzione sociale e pubblica. Ovvio che nessun passaggio del piano di riorganizzazione abbia trovato il parere favorevole delle segreterie regionali dei sindacati. Ora la parola passa ai sindaci ed alle istituzioni. Che fare per impedire una decisione arbitraria e secondo noi ingiusta ed immotivata?
Tag: poste, castelvecchio, chiusura, poste italiane, uffici postali, Filecchio, Mologno
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