L’assessore Marroni apre nuove prospettive per l’impasse che si è creato nell’ambito del piano ospedalieri e di razionalizzazione sanitaria della Valle del Serchio a causa dell’immobilismo e della divisione tra i sindaci della Valle. Lo dice, propro in questi termini più o meno, il Comitato per la sanità nella Valle del Serchio dopo un incontro al quale ha preso parte l’assessore regionale alla sanità che ha affermato che in assenza di un patto territoriale, la verifica dell’effettiva erogazione dei servizi ospedalieri previsti sarà fatta in riferimento al Protocollo d’intesa firmato da Regione, Asl e Conferenza dei Sindaci nell’aprile 2012, in accoglimento della Delibera 88 della Giunta Regionale del Febbraio dello stesso anno.
“Recentemente il comitato Per la Sanità nella Valle del Serchio ha avuto l’onore di rappresentare la Valle del Serchio in un incontro tra il coordinamento toscano dei comitati sanitari (Crest) e l’assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni: il confronto è stato organizzato dal presidente dell’UNCEM Toscana Oreste Giurlani, anch’egli presente a Firenze.
I membri del Crest hanno messo al centro della discussione la necessaria tutela degli ospedali cosiddetti “piccoli”: già vittime di tragici tagli ai servizi in più territori della Toscana, i presidi dei territori periferici devono conservare, in certi casi addirittura recuperare almeno un sufficiente funzionamento della catena dell’emergenza/urgenza, livello minimo perché si possa continuare a parlare di Diritto alla Salute. Di fronte ai dubbi, alle preoccupazioni dei rappresentanti dei cittadini, l’assessore Marroni ha proposto una serie di incontri con sindaci e tecnici sanitari di ognuno dei territori “marginali” della Regione, allo scopo di verificare l’effettivo adempimento degli accordi istituzionali intercorsi tra Firenze e le autorità locali, accordi che hanno preso ovunque tranne che nella nostra zona la forma degli ormai noti Patti Territoriali. Per la Valle del Serchio, su esplicita domanda del comitato, Marroni ha chiarito: in assenza di un patto territoriale, la verifica dell’effettiva erogazione dei servizi ospedalieri previsti sarà fatta in riferimento al Protocollo d’intesa firmato da Regione, Asl e Conferenza dei Sindaci nell’aprile 2012, in accoglimento della Delibera 88 della Giunta Regionale del Febbraio dello stesso anno.
È certo questa una bella notizia, un’ottima base di partenza per il lavoro prossimo futuro dei nostri sindaci: il comitato si augura che davvero inizino a difendere i nostri servizi ospedalieri, tutti, cominciando a discutere di sanità anziché di geografia. Una ritrovata serietà dei nostri primi cittadini sarà determinante: sono ancora nella memoria gli infiniti tradimenti ai patti che hanno caratterizzato l’azione di Marroni e dello stesso Enrico Rossi negli scorsi due anni, favoriti purtroppo da una folcloristica quanto drammatica divisione interna ai comuni della Valle, che stavolta dovrà lasciare il posto ad una posizione unita, forte, anche in merito al notissimo quanto taciuto tema della riorganizzazione-razionamento dei nostri servizi ospedalieri, che tra proclami, smentite, gare d’appalto, contraddizioni e ambiguità continua ad avvicinarsi sempre più minacciosa”.
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