Dopo la replica dell’USL alle lamentele presentate anche a mezzo stampa da Monica e Marta Rossi per un caso che ha coinvolto un’anziana di Fornaci di Barga, sono arrivate le precisazioni delle due firmatarie, rivolte ancora una volta all’azienda USL e diffuse anche a mezzo stampa.
Ecco il testo inviato all’USL:
Solo oggi siamo venute a conoscenza della repentina risposta alla lettera su “Il Giornale di Barga” e con stupore apprendiamo e replichiamo alle numerose “castronerie” e inesattezze in essa riportate.
Premesso che: già di per se il fatto che mai ammettiate di aver sbagliato allontana ulteriormente il cittadino dalle istituzioni che sempre si ergono sul piedistallo dell’infallibilità e correttezza, quando evidentemente non è così e ciò lo si apprende dai giornali e dall’informazione che quasi ogni giorno riportano denunce di disservizi e malasanità.
Per quanto riguarda in particolare la nostra esperienza, replichiamo ai vostri chiarimenti.
E’ vero o non è vero che:
1 – La Guardia Medica ci ha inviato, anziché’ al PS di Castelnuovo G., a quello di lucca dove sarebbe stata assicurata la presenza di un otorino e che in realtà nessun otorino era presente?
2 – Il Personale sanitario del P.S. ci ha riferito chiaramente che “l’otorino nei pomeriggi festivi non è mai presente in ospedale”.
Allora delle due l’una: o il personale dà informazioni sbagliate e non corrisponde al vero quanto da voi asserito e cioè che “L’Otorino era impegnato in un caso urgente” – In tal caso avremmo sicuramente aspettato anche fino a tarda notte la disponibilità dello specialista.
3. – E’ vero o no che siamo stati visitati da un presunto medico privo di camice e cartellino identificativo come invece previsto dalla normativa e riportato anche sui depliant esposti nelle sale d’aspetto di P.S.? La vs risposta in merito è assente.
4. – Precisiamo inoltre che nel triage alla paziente è stato assegnato un codice che caratterizza ben altro di una “patologia non seria” come da voi accertato e che il “Medico dei Codici Bianchi” da cui invece è stata visitata ha prescritto una terapia che, il giorno dopo è stata confermata solo in parte dall’Otorino di Castelnuovo togliendo 2 farmaci prescritti a Lucca e aggiungendo invece cortisone
Chiariamo inoltre che l’Otorino di Castelnuovo Garfagnana è stato da noi interpellato la sera stessa e che il P.S. di Lucca per la visita specialistica del giorno dopo ci ha indicato ESCLUSIVAMENTE L’AMBULATORIO DI LUCCA. Ed ancora, la richiesta dell’Otorino di Castelnuovo della visita urgente per lunedì 12 Gennaio non era stata “consigliata per scrupolo” come voi ritenete, ma era dovuta perché alla prima visita era stato impossibile fare una diagnosi a causa del forte stato infiammatorio e relativo gonfiore.
Infine, la seconda visita urgente richiesta per il 12 gennaio dal nostro Otorino è avvenuta, certo, ma volete sapere come?
Presentandoci il giorno stesso al p.s. di Castelnuovo e pagando il relativo ticket mentre la paziente sarebbe stata esente.
Non essendo sufficiente la richiesta cartacea del medico curante di cui eravamo in possesso ed essendo stati impossibilitati a presentarci fisicamente al CUP (la paziente per motivi di salute e l’eventuale possibile delegata – la sorella – con inderogabili impegni di lavoro).
Concludiamo, facendo presente che tutto quanto precedentemente dichiarato è comprovabile dalla documentazione sanitaria in nostro possesso.
Tag: lettera, replica, malasanità, marta rossi, monica rossi, Fornaci, usl
Luti Giuseppe
29 Gennaio 2015 alle 16:30
Usl che risponde di avere sempre ragione
Io non so se i Carabinieri, la Polizia, la Magistratura, il Sindaco, l’Assessore competente in materia, leggono questo giornale. Possono anche non leggerlo. Ma qualcuno di loro leggerà i quotidiani locali che riportano questi casi. Allora, Carabinieri, Polizia, Magistratura o qualsiasi altro tipo di autorità preposta alla salvaguardia dei cittadini, perché non si fa avanti e apre una inchiesta d’UFFICIO. Non dovrebbe essere un ATTO DOVUTO come spesso succede. Si sente dire che “è aperto un fascicolo” per atto dovuto anche se non c’è una denuncia specifica contro qualcuno. In questo caso c’è una denuncia specifica e mi sembra di capire anche piuttosto circostanziata di come si sono svolti i fatti, quindi sarebbe opportuno che venisse aperta un inchiesta.Giuseppe Luti – 29-01-2015 – ore 16.19*