La situazione generale vede, appunto, una zona di alta pressione che si estende sul Mediterraneo Occidentale interessando, in parte, anche la nostra Penisola. In queste ore una perturbazione si sta addossando all’arco alpino e, frenata proprio dalla catena montuosa, tenderà a scivolare verso est mantenendosi più attiva sui Balcani e, in genere, a nord delle Alpi. Da noi giungeranno, e stanno già arrivando mentre scriviamo, alcune velature che non recheranno comunque alcun disturbo particolare.
Nella seconda parte di sabato si attiverà un debole e temporaneo richiamo di aria umida da ovest – sud ovest, giungeranno così nubi basse e qualche debolissima pioviggine non potrà essere esclusa. La possibilità è comunque molto, molto bassa. A partire da domenica le correnti si orienteranno da Maestrale e poi da grecale con un rapido miglioramento e condizioni di cielo nuovamente sereno.
A medio termine le carte mostrano il dominio quasi assoluto dell’alta pressione con temperature miti in montagna e valori più bassi nel fondovalle per il fenomeno conosciuto come “inversione termica”. Avremo quindi gelate, anche estese in pianura mentre a quote più elevate, generalmente oltre i 6-700 metri, i termometri resteranno sopra lo zero anche durante la notte.
Sabato 3 gennaio: passaggio di nubi sin dal mattino con tendenza a temporaneo peggioramento tra pomeriggio e sera per nubi basse in arrivo da ovest. Non si escludono locali e deboli pioviggini a ridosso delle zone montuose, probabilità comunque molto bassa. Temperature in lieve aumento nei valori massimi, aumento sensibile nelle minime notturne.
Domenica 4 gennaio: al mattino qualche nube residua ma rapido miglioramento fino a condizioni di cielo sereno salvo residui addensamenti in Appennino. Massime in aumento minime in calo con possibili gelate nella notte su lunedi.
Lunedi 5 gennaio: tempo bello e soleggiato, freddo nella notte ed al primo mattino
David Sesto
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