Chi più chi meno, chi si ritiene soddisfatto e chi no. Chi pensa che comunque sono cambiate le abitudini dei clienti e di chi fa acquisti per Natale.
Così la nostra mini inchiesta nei negozi e nelle attività commerciali di Fornaci a poche ore dalla chiusura per la festività natalizie e quindi nel pieno del lavoro per quanto riguarda la richiesta della clientela per il classico shopping natalizio.
Le opinioni che abbiamo raccolto in giro non sono mai uguali, ma comunque testimoniano gli effetti della crisi anche a Fornaci di Barga, da sempre centro commerciale di riferimento di tutta la Valle del Serchio.
In generale si registra un leggero calo nelle vendite rispetto allo scorso anno, a conferma di un trend negativo che ormai si fa sentire da tre anni a questa parte in particolare, da quando la crisi dalle nostre parti picchia giù più duramente. Ma non mancano a Fornaci anche gli elementi positivi: la tanta gente vista in giro dimostra che non è mutata la capacità di attrazione dei negozi del polo commerciale fornacino.
E inoltre, a volte, non è solo la crisi a mettere in difficoltà le attività commerciali:
“Da quest’anno il Natale non è più Natale – ci racconta Fiorella Chiezzi di Karisma Abbigliamento (che è anche la presidente del CIPAF di Fornaci) – almeno per quanto riguarda i negozi di abbigliamento. L’aver messo i saldi al 3 gennaio è per la nostra categoria uno svantaggio notevole; la clientela infatti in molti casi preferisce attendere gli sconti che sono alle porte più che fare acquisti pre-natalizi.
Comunque sia la vendite non sono mancate anche se un leggero calo c’è stato, ma qui a Fornaci il vero fattore positivo è rappresentato dalla capacità di attrazione del centro commerciale che non ha perso smalto. In queste settimane, con picchi nei festivi come domenica scorsa, si è visto in giro tantissima gente. A livello di presenza siamo sicuramente al di sopra dei numeri degli scorsi anni”.”
La pensa così anche Guido Santini, del negozio Santini Abbigliamento: “Forse c’è stato un leggero calo nelle vendite natalizie e visto il periodo c’è poco da stupirsi, ma a Fornaci è stato positivo l’afflusso della gente in queste settimane. L’attenzione per il centro commerciale di Fornaci c’è stata. Anche più dello scorso anno e questo dimostra che a qui i negozi lavorano bene e sono anncora come in passato elemento di richiamo per la loro qualità”.
Differente è invece l’opinione di Gianni Mattiello dell’omonimo negozio di articoli sportivi e campeggio: “Forse si è vista in giro un po’ meno gente e forse sono calati un po’ anche gli acquisti, ma comunque, almeno in questi giorni che precedono il Natale, mi pare che ci sia stata una ripresa. Forse lo shopping natalizio è iniziato in ritardo quest’anno.”
E ancora diversa è l’opinione di Ugo Borghesi, titolare del negozio Foto Borghesi di Fornaci: “Per quanto mi riguarda mi sembra che sia aumentato sia l’afflusso di gente che il movimento negli acquisti, almeno per quanto riguarda i mio settore, ma è chiaro che siamo in un difficile momento di crisi ed è necessario che i commercianti non siano lasciati soli a sostenere la situazione”.
“Per quanto riguarda il mio settore mi sembra che quest’anno il bilancio sia negativo– ci confessa invece Adelmo Carrara della libreria Edicolè Mondadori – Nonostante gli sconti su molti prodotti, gli acquisti di libri ed affini come regali di Natale, almeno per il momento, non sono andati bene. Siamo nell’ordine del 30 % in meno”.
Conferma il calo del 30% anche Piero Vellutini del negozio Cicli Vellutini: “Il mio è un settore particolare, ma quest’anno il clima mi pare in generale più mesto. Per quanto mi riguarda non saprei nemmeno dire se è Natale o meno. Il mercato nel mio settore è fermo da settembre e le vendite natalizie sono calate del 30%. So però per certo che in altre zone come la Versilia nel mio settore le cose stanno andando anche peggio”
Ancora diversa , e chiudiamo, la riflessione di Ada Tamagnini del negozio UPIM di Fornaci: “Abbiamo visto tanta gente in giro anche per questo Natale ma è sicuramente cambiato qualcosa nelle abitudini di chi compera . In quantità gli acquisti sono più o meno i soliti, ma cala invece il valore dell’acquisto. La clientela insomma non rinuncia a fare i regali di Natale, ma lo fa con più parsimonia, cercando di limitare gli importi spesi. Si fa attenzione di più agli sconti, alle cose che costano meno; si fanno gli acquisti all’ultimo momento fatti tutti i conti con quanto rimane dello stipendio… un trend che va avanti ormai da tre anni a questa parte. Da quanto la crisi si è fatta sentire per tutti. Commercianti e clientela.”
Tag: shopping, saldi, vendite, negozi, acquisti, regali, bilancuo, natale
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