Il vice parroco di Barga don Giovanni Cartoni ferito in un incidente sulla SR 445

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Barga da stamani in profonda apprensione per il giovane vice parroco don Giovanni Cartoni, rimasto gravemente ferito in un incidente avvenuto ieri notte a Fornaci di Barga, in località Fontanina dell’Amore, sulla SR 445.

Il giovane sacerdote si trova ricoverato presso l’Ospedale Cisanello di Pisa dove è già stato sottoposto ad un intervento alla gamba sinistra per la riduzione di una frattura del femmore e dovrà nei prossimi giorni essere presumibilmente operato nuovamente per la probabile frattura a livello della seconda vertebra cervicale. La prognosi rimane per il momento riservata.

Don Cartoni, pisano di Gagno, 28 anni, molto apprezzato per il suo lavoro e per il suo impegno in tutta l’unità pastorale di Barga, Sommocolonia e San Pietro in Campo, è rimasto ferito nell’incidente avvenuto lungo la SR 445, in un punto tristemente noto per la sua pericolosità e con alle spalle anche diversi incidenti di cui alcuni mortali, l’ultimo avvenuto nel dicembre di quattro anni fa

Dopo una riunione a Fornaci, il giovane sacerdote stava rientrando a casa quando, le cause sono in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine, forse per un colpo di sonno o forse per l’asfalto reso viscido dalla pioggia, ha violentemente urtato con la sua Panda contro il finale di un guard-rail alla fine di una semicurva. L’auto si è praticamente accartocciata su se stessa e per estrarre il giovane è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco sopraggiunti dalla caserma di Castelnuovo.  Don Cartoni è poi stato trasportato all’ospedale di Castelnuovo da dove, viste le sue condizioni, è stato disposto il trasferimento, con l’elicottero Pegaso, all’ospedale Cisanello di Pisa.

A Pisa, per tutta la notte, insieme ai genitori del sacerdote, anche il proposto di Barga don Stefano Serafini, che si è detto costernato ed addolorato di quanto accaduto e sta seguendo con apprensione l’evolversi della situazione.

Anche a Barga la notizia viene seguita con preoccupazione e la speranza è che presto il bollettino medico sulle sue condizioni di salute fornisca notizie confortanti.

Come detto il luogo dove è avvenuto l’incidente è già tristemente famoso per la sua pericolosità. La strada in quel punto si restringe ed alla fine di una semicurva si trova la parte finale di un guard-rail che alcuni anni fa ha provocato la morte di un giovane ed il grave ferimento di un altro ragazzo, finiti a loro volta contro la protezione che invece di proteggere diventa come in questo caso una vera e propria lama in grado di sfondare le lamiere.

A Barga don Giovanni opera da circa un anno, da poco dopo la sua ordinazione sacerdotale avvenuta per mano del Vescovo Giovanni Paolo Benotto della Diovesi di Pisa.

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Commenti

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  1. incidente fornaci dibarga
    come sempre succede quando c ‘e’ un incidente si menzionano sempre i vigili del fuoco come se fosse solo merito loro se l’ infortunato si salva e mai si fa menzione dell’ importante opera dei soccorritori medici e infermieri del 118. Avete mai pensato che e’ grazie alla loro professionalita’ ed esperienza se l’infortunato non subisce ulteriori danni oltre a quelli gia’ subiti? Il caro don poteva anche restare paralizzato x le fratture subite! dr.ssa Elena Venezi medico 118 e governatore misericordia del barghigiano (118 fornaci)


  2. 118 e soccorritori
    Ha ragione, dottoressa Venezi, non ho riportato nessun cenno dell’opera, importantissima, dei soccorritori e di questo chiedo scusa. Spesso è difficile mettere insieme una notizia, anche perché, in casi tragici come questo, quasi mai, vuoi per l’ora, vuoi per altri fattori, siamo presenti sul posto e l’opera di raccolta di informazioni precise e corrette diventa difficile. Ci proviamo a farlo. Ogni volta nel modo più corretto che possiamo e solitamente non ci dimentichiamo mai anche di citare i soccorritori. Stavolta non è andata così e me ne prendo in pieno la colpa.Ha fatto comunque benissimo a rimarcare il ruolo fondamentale di chi soccorre i feriti di un incidente. Un pensiero che condividiamo come giornale, apprezzando l’opera di tutti i siccorritori, siano essi professionisti o semplici volontari.

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