Se il tempo lo permetterà (ma on dovrebbero esserci controindicazioni), si rinnoverà anche quest’anno l’appuntamento con il presepe vivente di Barga, storicamente di scena il 23 dicembre con decine e decine di figuranti e allestimenti rievocativi.
Un momento attesissimo dalla comunità, che fonde scene tradizionali della vita quotidiana di inizio Novecento con la suggestione di momenti ancor più antichi, con centurioni romani a rievocare l’anagrafe dove la famiglia di Betlemme si recava quando nacque il bambino; con i Re magi in corteo recanti doni. Un presepe vivente che ricorda la varietà di personaggi e le perdonabilissime discordanze storiche dei presepi più tradizionali, realizzati per circondare la sacra famiglia di quanta più attenzione possibile.
L’evento, giunto alla 34° edizione, è stato presentato durante una conferenza stampa alla quale hanno preso parte gli infaticabili organizzatori, tra i quali Enrico Cosimini, storico coordinatore dei gruppi di figuranti; Antonio Nardini, curatore, da sempre, delle scene più antiche, del proposto Don Stefano Serafini, guida spirituale della comunità, di Stefano Santi, dell’assessore Giovanna Stefani e del sindaco Marco Bonini per l’Amministrazione Comunale che da sempre lavora per la buona riuscita della manifestazione.
Il percorso che la Famiglia seguirà per giungere verso il duomo, dove sarà allestita la capannella per rievocare l’arrivo di Gesù bambino, sarà il consueto e partirà alle 20.00 da piazza del Comune per muoversi poi verso porta Macchiaia in un percorso che sarà animato da oltre 200 figuranti in costume provenienti al capoluogo e dalle frazioni (Sommocolonia e San Pietro in Campo in particolare), con lo speciale contributo della banda Luporini di Barga, della compagnia la Ribalta di Gallicano e del coro della Community of Jesus di Barga.
Lungo le carraie, nelle piazzette, presso i fondi che si trovano sul percorso, una varietà di figuranti sarà a lavoro per proporre gli antichi mestieri, dall’arrotino al falegname, dallo scalpellino al calzolaio alle tessitrici, passando per i pastori e i mastri carbonai che interpreteranno questi antichi mestieri tradizionali. Addirittura è in preparazione già da oggi una carbonaia in piazza San Felice, a disposizione dei visitatori per apprendere come si realizzava il prezioso combustibile.
Assieme alla tradizione non mancherà la convivialità, con osterie estemporanee che offriranno da bere e da mangiare le eccellenze del territorio, mentre in piazza Angelio, che rimane fuori dal percorso ufficiale, i Lake Angels prepareranno la loro piramide di fuoco attorno alla quale riunirsi e passare dei momenti sereni tutti insieme.
Ma ovunque, al passaggio della Madonna, di san Giuseppe e del loro mulo, le attività si fermeranno e le voci si placheranno per portare rispetto ai veri protagonisti della serata che attraverseranno la cittadina seguiti dal corteo dei fedeli per far nascere il bambino all’ombra dell’imponente duomo.
Come sempre la natività avverrà nella capannella posta nei pressi del Palazzo Pretorio, e un fuoco d’artificio a foggia di stella luminosa sarà lanciato nel cielo per annunciare a tutti la nascita del messia.
Tag: presepe vivente
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