Davvero speciale ed inedito il repertorio del tradizionale Concerto di Capodanno che si tiene il 1° gennaio al Ciocco e che è stato comunicato proprio oggi.
Quest’anno il mito dei Beatles rivive in un concerto esclusivo per orchestra, realizzato in occasione dei 50 anni dalla loro prima e unica tournée italiana. Lo spettacolo si intitola “Let it Beatles”, e sarà un viaggio nelle canzoni più belle della band che ha rivoluzionato la musica (da “Help!” a “Yesterday”, da “Michelle” a “She loves you”, da “Ali you need is love” fino a “Hey Jude”, e altre ancora).
Un evento per ripercorrere la storia dei Fab Four, proposto in anteprima nazionale giovedì 1 gennaio alle 17.30 nell’Auditorium del Ciocco, e che si pone anche e soprattutto l’obiettivo di valorizzare giovani talenti: ideato dal Maestro Giandomenico Anellino (che ne è anche direttore artistico), lo spettacolo vedrà infatti protagonista sul palco la “New Tuscany Orchestra”, formata da 26 elementi, scelti tra promettenti allievi e diplomati dei Conservatori e Istituti musicali della Toscana, fra i quali il “Cherubini” di Firenze, il “Boccherini” di Lucca” e il “Mascagni” di Livorno. Nove violini, quattro viole, cinque violoncelli e poi contrabbasso, flauto, oboe, tromba, trombone, percussioni e timpani (oltre alla chitarra di Anellino), che saranno magistralmente diretti dal Maestro Mario Zannini Quirini che ha collaborato con Ennio Moricone, Orlando Johnson, Toja Jackson, tra gli altri. Nello speciale cast del concerto anche Stefano De Sando (storico doppiatore di Robert De Niro e Marlon Brando), voce narrante, il soprano Silvana Froli e la cantante pop Giulia Pratelli.
I Beatles tennero in Italia otto concerti, dal 24 al 28 giugno del 1965: due a Milano, due a Genova e quattro a Roma. Oltre ad attraversare il repertorio più famoso dei quattro ragazzi di Liverpool, il concerto “Let it Beatles” regalerà un finale a sorpresa, che si preannuncia ricco di grandi emozioni. Lo spettacolo, dopo l’anteprima nazionale al Ciocco, toccherà molte altre città per tutto il 2015, anno in cui in Italia (nell’occasione dell’anniversario del tour dei Fab Four) ci saranno diversi tributi e iniziative.
Sarà dunque il concerto “Let it Beatles” ad aprire ufficialmente le celebrazioni.
Organizzato dalla Misericordia di Castelvecchio Pascoli in collaborazione con Kedrion e Renaissance Tuscany II Ciocco Resort e Spa, il Concerto di Capodanno è arrivato alla quindicesima edizione. Le donazioni della serata andranno come sempre alla Missione di Muhura in Rwanda, gestita da Lido Stefani, medico in pensione che da oltre 15 anni mette la sua professionalità al servizio della comunità africana.
In particolare, con il ricavato 2015 si vuole potenziare il Reparto Oculistico dell’Ospedale di Kizigoro.
Il Maestro Giandomenico Anellino è diplomato con il massimo dei voti in chitarra classica al Conservatorio di “Santa Cecilia” di Roma. Per la particolare tecnica con cui suona, la critica lo ha ribattezzato “il disegnatore di musica”. Vanta collaborazioni con i più grandi artisti del pop italiano, come Claudio Baglioni, Renato Zero, Zucchero e Massimo Ranieri, e si è esibito al fianco di alcuni fra i più grandi nomi della scena inter¬nazionale, come José Carreras, Randy Crawford, Dee Dee Bridgewater, Dionne Warwick, Brian Adams e Lionel Richie. Ha inoltre registrato “Notre-Dame de Paris”, il grande successo di Riccardo Cocciante, con dieci milioni di copie vendute in tutto il mondo, ed arrangiato la colonna sonora della commedia di Eduardo De Flippo, portata in scena da Carlo Giuffré, “Natale in casa Cupiello”. Recentemente in televisione è stato ospite fisso a “Notti Mondiali” su Raiuno e ha preso parte a varie trasmissioni Mediaset, come “Striscia la Notizia” e “Domenica Live”.
Ha pubblicato ed dedicati al mondo cantautorale ed inciso dischi di suoi inediti. Cresciuto lontano dai grandi circuiti mediatici, il Maestro Anellino si esibisce frequentemente nei principali teatri e festival nazionali ed esteri, tra cui si annoverano quelli di San Paolo del Brasile e Singapore. Attualmente è il direttore artistico della rassegna “Unplugged d’autore” che si svolge neirAuditorium del Renaissance Tuscany, al Ciocco. Nel 2011 è uscito, distribuito in Italia dalla Feltrinelli e prodotto dalla Carish, “The Beatles for classical guitar”, un suo libro con dieci brani dei Beatles scritti per la prima volta in notazione classica, con diteggiature e indicazioni necessarie per i chitarristi. E sempre ai Beatles, è dedicato un altro ed appena ristampato.Il Maestro Mario Zannini Quirini inizia la sua attività professionale lavorando per grandi Maestri quali Ennio Morricone e Armando Trovajoli; negli anni Ottanta si specializza nella musica dance (“Turn the music on” cantata da Orlando Johnson arriva al quinto posto delle classifiche negli Stati Uniti). Grazie alla grande esperienza acquisita, si afferma presto sia come arrangiatore di colonne sonore di fiction che come produttore artistico di importanti nomi del panora¬ma musicale italiano (si ricordano, tra gli altri, Bobby Solo, Little Tony e Amedeo Minghi).
Nel 1990 inizia la sua carriera come direttore d’orchestra, che lo vedrà per dodici edizioni sul palco del Festival di Sanremo e al fianco di artisti del calibro di Nikka Costa e La Toya Jackson.
Intraprende la carriera di produttore discografico, fondando la “Lead RecordingStudios Srl” e facendola diventare una vera e propria etichetta discografica. Parallelamente collabora alla composizione di musiche per il grande schermo e, con Francis Kuipers, realizza la colonna sonora del film di Abel Ferrara “Go Go Tales”. Per Maria De Filippi si occupa di diverse produzioni, tra le quali le più riuscite sono Alessandra Amoroso ed Emma Marrone. Il Maestro Zannini Quirini realizza anche la produzione di Roberto Casalino, autore italiano di riferimento per molti artisti nonché coautore della canzone L’essenziale, con cui Marco Mengoni ha vinto il Festival di Sanremo 2013. Parallelamente porta avanti una collaborazione con il regista Federico Moccia componendo musiche per videoclip e per il film “Universitari”.
Accanto alle produzioni proprie del mercato discografico, non dimentica di comporre per il pubblico dei piccoli, che lo vede tra l’altro rappresentare l’Italia in un progetto natalizio italo-giapponese destinato proprio ai bambini.
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