Non è volata una mosca mentre la professoressa Graziella Cosimini narrava Giovanni Pascoli alla platea di canuti allievi. E la lezione-reading è stata ascoltata fino all’ultima parola dagli ospiti della villa di riposo G. Pascoli che, sabato 21 novembre, hanno potuto passare un pomeriggio in compagnia dei familiari e della poesia.
Grazie all’organizzazione della direzione della Villa, i “nonni” hanno dunque approfondito la loro conoscenza verso un poeta al contempo locale e nazionale, proposto con parole semplici ed efficaci da una grande conoscitrice delle pascoliane vicende.
Impossibile cominciare a parlare di Giovanni Pascoli senza partire dalla sua primissima infanzia passata nella tenuta dei principi di Torlonia e l’omicidio del padre che sconvolse poi l’equilibrio dell’intera famiglia e determinò forti tratti del carattere del futuro poeta. Impossibile non contestualizzare queste vicende senza leggere le due poesie più rappresentative, il X Agosto e la Cavallina Storna, poi commentate con l’attenta platea.
E con questo tenore Giovanni Pascoli, la sorella Mariù e i loro trascorsi in valle del Serchio sono stati presentati agli ospiti della villa di riposo, che in più occasioni hanno interrotto la lezione con applausi.
Giovanni Pascoli non è entrato però per la prima volta l’altro giorno, tra le mura della Villa. Già nei mesi scorsi, durante i laboratori artistici di Sandra Rigali, Giovanni Pascoli era stato studiato “per immagini” lavorando e illustrando le poesie che più parlavano della quotidianità della vita della Valle, familiare e ben nota agli ospiti.
Tra poche settimane ci sarà un altro importante appuntamento alla Villa, con un asta di beneficienza per sostenere la Misericordia del Barghigiano, durante la quale saranno ceduti al miglior offerente le copie d’arte realizzate dai nonni e da Sandra durante l’anno. L’appuntamento, aperto a tutti, è per il 13 dicembre a partire dalle 15.00.
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