“Ictus, pochi minuti valgono una vita – riconosci subito i sintomi e chiama il 118”.
E’ il titolo della campagna informativa promossa dalla Regione Toscana in occasione della giornata mondiale contro l’ictus, in programma mercoledì 29 ottobre.
La campagna, realizzata in collaborazione con Alice Toscana Onlus – Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, si pone l’obiettivo prioritario di diffondere nella popolazione toscana la consapevolezza che nella cura dell’ictus la conoscenza della sintomatologia ed il fattore tempo sono fattori cruciali e di prioritaria importanza per ridurre al minimo gli esiti dell’evento acuto.
Nell’ambito della comunicazione, presente anche nel sito dell’Azienda USL 2 di Lucca all’indirizzo http://www.usl2.toscana.it/leggi_news.php?id=595, viene evidenziato come riconoscere i sintomi: bocca storta; braccio debole; difficoltà a parlare; difficoltà nella vista. E’ indispensabile agire rapidamente. Infatti, in presenza di uno solo o più di questi sintomi, anche se durano pochi minuti e poi scompaiono, è necessario chiamare immediatamente il 118, perché un ictus distrugge circa 2 milioni di cellule cerebrali al minuto e il 118 è l’unico sistema per arrivare in tempo. La chiamata al 118 per sospetto ictus allerta da subito il Pronto Soccorso di destinazione per l’attivazione di un percorso dedicato e qualificato: ogni minuto è un giorno di vita guadagnato.
E’ quindi fondamentale non perdere tempo e non “aspettare che passi”, perché esistono terapie efficaci che devono essere somministrate il prima possibile dall’inizio dei sintomi e possono salvare la vita e ridurre i danni subiti. In particolare per gli ictus ischemici, l’efficacia delle cure nei primi 90 minuti è doppia rispetto ai 90 minuti successivi. E’ importante anche annotare l’ora di esordio dei sintomi, perché i soccorritori e i medici devono sapere quanto tempo è trascorso per determinare la terapia necessaria.
È inoltre possibile ridurre il rischio di ictus seguendo alcuni semplici consigli:
• controllare pressione, colesterolo e glicemia
• mangiare sano e perdere il peso in eccesso
• fare attività fisica, non fumare e non assumere stupefacenti.
Addirittura – si evidenzia nella campagna informativa i cui contenuti sono consultabili nel sito dell’Azienda USL 2 di Lucca –potrebbe essere evitato l’80% degli ictus, che rappresentano oggi uno dei più importanti problemi sanitari, essendo tra le prime cause di invalidità permanente, di demenza e anche di morte.
Per quanto riguarda i servizi presenti sul territorio, l’Azienda USL 2 è stata tra le prime realtà della Toscana, oltre sette anni fa, a garantire sul proprio territorio il trattamento con fibrinolisi contro l’ictus.
Questa terapia all’avanguardia viene effettuata nella Stroke Unit, una struttura della Neurologia dell’ospedale di Lucca, che consente un’assistenza intensiva a pazienti con forme particolari della patologia vascolare acuta e che è indispensabile per il trattamento precoce con fibrinolisi.
Grazie a questa modalità organizzativa, che si avvale di competenze di alta specializzazione, si possono affrontare le prime fasi della patologia cerebrovascolare acuta in maniera che possa iniziare da subito il recupero del paziente.
In determinati casi selezionati la procedura permette fra l’altro di “riaprire” un’arteria occlusa da un trombo nelle prime tre ore dall’evento, evitando la paralisi.
Il percorso per il trattamento con fibrinolisi parte dal 118 e arriva fino al reparto di Neurologia, con la collaborazione di molti altri settori come il Pronto Soccorso, i laboratori, la Radiologia. E’ un percorso aziendale, che riguarda sia i pazienti di Lucca che quelli della Valle del Serchio, e rappresenta quindi un importante esempio di lavoro multidisciplinare, in grado di evidenziare la capacità dell’Azienda USL 2 di offrire alla popolazione servizi che permettono di risolvere con efficacia e celerità questioni molto delicate.
Il ricovero nella Stroke Unit consente al paziente di effettuare tutti gli accertamenti clinico-strumentali e le terapie in grado di assicurare il massimo recupero funzionale. La terapia con fibrinolisi, innovativa e all’avanguardia, permette di ridurre anche gli enormi costi sociali, diretti ed indiretti, legati a questa grave patologia.
E’ stato inoltre implementato negli ultimi anni il settore riabilitativo, che assume una notevole rilevanza in questo tipo di pazienti. Grazie anche ai posti letto presenti nelle strutture territoriali, si è costruito un percorso che prevede un collegamento ed un’integrazione tra strutture e professionalità per una presa in carico globale del paziente.
Questa organizzazione è finalizzata ad integrare ogni fase del percorso di diagnosi e cura con professionalità di altri reparti e strutture.
I medici – neurologo, internista, fisiatra – ed il fisioterapista che hanno in cura il paziente in ospedale organizzano infatti il percorso di cura post-acuzie più appropriato, collaborando con il Pua-Coad (Punto Unico di accesso – Centrale Operativa Assistenza Domiciliare) e con il medico di medicina generale.
La presenza sul territorio di una serie di strutture di riabilitazione ambulatoriale, di ricovero per riabilitazione intensiva (codice 56) e di assistenza intermedia (domiciliare e in ospedale di comunità) consente di rispondere in maniera appropriata e flessibile alle esigenze socio-sanitarie dei singoli individui.
Nell’ultimo periodo l’Azienda USL 2 di Lucca ha rivolto particolare attenzione ai percorsi assistenziali delle principali patologie croniche, tra cui appunto l’ictus.
Il percorso assistenziale, è bene ricordarlo, è la modalità organizzativa che assicura tempestivamente al cittadino, in forme coordinate, integrate e programmate, l’accesso informato e la fruizione appropriata dei servizi socio-sanitari in relazione ai bisogni accertati. In definitiva, il percorso assistenziale si configura come lo strumento organizzativo che consente di valorizzare la continuità di cure e promuovere la personalizzazione dell’assistenza.
Tag: campagna, prevenzione, ictus, cura, usl 2, Riabilitazione
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