L’Hotel La Pergola a Barga, sabato 18 ottobre ha ospitato la presentazione dell’ultima fatica letteraria del torinese Gianpiero Pantaleoni: La Notte di Cristallo; che secondo alcuni meriterebbe al suo autore l’appellativo di Dan Brown Italiano, perché il testo del suo libro, cioè l’idea del romanzo, si avvicina per il pathos del racconto a quel discusso capolavoro.
L’autore, ha esordito dicendo che il suo libro non è un saggio storico ma più semplicemente, appunto, un romanzo, ma il lettore nell’intraprendere il percorso della lettura non potrà fare a meno di rivedere storicamente quanto è stato scritto sull’argomento trattato. Si tratta dei misteri che racchiude la vicenda storica di Rennes le Chateau, piccolo villaggio dei Pirinei francesi, legata a un presunto percorso del corpo di Cristo e che ha fatto versare sulla bianca carta un’infinità d’inchiostro. Pensati misteri, cui si legano anche i Templari, tramandati e poi legati al suo storico parroco: Bérenger Saunière (1852-1917), che avendoli scoperti e per tenerli celati, si vide arricchito, con il fine di mai palesarli, e con lui la sua perpetua e … così rimasero.
Che cosa avrebbe potuto rivelare di tanto sconvolgente quel parroco, cui il suo confessore in letto di morte non volle dare l’assoluzione? Ovvio il rimando all’avvincente lettura del libro, certamente non “facile” ma scorrevolissimo nel dipanarsi della sua storia, comunque arricchente e, come detto, invogliante alla rivisitazione della storia cristologica. Va detto ancora che l’Autore non tira nessuna conclusione e lascia, com’è giusto che sia, a ognuno la sua valutazione sulle cose scritte.
Gianpiero Pantaleoni, al termine della presentazione del libro, ha aperto l’incontro alle domande dei presenti, che sono state diverse, rispondendo a ognuna in maniera esauriente, poi rilanciando l’idea espressa in chiusura del libro, consistente nell’inviargli a lettura terminata, per Email, le eventuali altre domande che la lettura potrebbe far nascere e che non mancherà di chiarire. Ha terminato con l’idea, se fosse richiesto, di un possibile ritorno a Barga a primavera.
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