La denuncia viene dai componenti della sezione CAI di Barga, in particolare proprio di coloro che sta svolgendo un importante lavoro in questi anni, occupandosi della valorizzazione dei sentieri e della manutenzione di tutta la segnaletica.
Da un po’ di tempo va di moda, per così dire, l’abitudine di cancellare e danneggiare la segnaletica lungo i sentieri che percorrono l’Appennino sopra Barga.
“La sezione del CAI di Barga, con alcuni volontari suoi iscritti – scrivono – provvede alla segnaletica ed alla manutenzione dei sentieri in modo che tutti gli appassionati della montagna possano percorrerli agevolmente e ammirare le meraviglie che li circondano. L’impegno di questo gruppo, che 2 volte a settimana esce con le attrezzature del caso, è costante e a volte anche faticoso, ma la passione per la montagna fa dimenticare tutto, e l’apprezzamento degli escursionisti che li percorrono senza difficoltà, anche se per la prima volta, è il miglior ringraziamento che riceviamo.
Da un po’ di tempo, ci troviamo a situazioni a dir poco imbarazzanti in quanto gli stessi escursionisti ci segnalano anomalie sulla segnaletica. Da sopralluoghi effettuati abbiamo constatato che frecce direzionali indicanti sentieri e/o mete sono state rimosse, e più precisamente questo è avvenuto al bivio direzionale tra sentiero 26 per Pian dell’Alteretto ed il 28 per Colle di Bacchionero. Sopra il laghetto della forestale: era presente segnaletica con freccia direzionale, pitturata su un grosso sasso per la “Baita Morena”, bivacco sempre aperto di proprietà dell’ASBUC di Barga e punto di riferimento in caso di necessità. Attualmente la segnaletica è mancante perché è stato divelto il grosso sasso e fatto rotolare sotto sentiero.
Analoga sorte è toccata alla palina con frecce direzionali per i punti di arivo ed i relativi tempi di percorenza, che si trovava presso il bivio tra sentiero 26 per Pian dell’Altaretto e sentiero 38 per Foce a Fobi – Rifugio Casentini. La Palina divelta e gettata nella scarpata sottostante.
E’ stata divelta anche la palina e la freccia direzionale indicante l’imbocco del tratto del sentiero 20 per l’arrivo a Renaio, sulla strada comunale da Renaio alla Vetricia, in località Sasso a Perchio.
Sinceramente – continua il CAI – non riusciamo a capire lo scopo di questo spregio, ossia se è indirizzato al gruppo che dedica il suo tempo libero alla sentieristica; se indirizzato agli escursionisti che senza indicazioni possono avere difficoltà per le loro escursioni; oppure se indirizzato alla sezione del CAI a cui compete il controllo e la manutenzione dei sentieri del suo territorio.
Ci auguriamo che la “mamma degli imbecilli che è sempre incinta” smetta di procreare, e quelli che ormai ci sono rimangano orfani e isolati da tutti”.
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