Festa del patrono a Pedona nel giorno di San Maurizio, ricordato dai pedonesi “doc” tra mille difficoltà ma con grande passionalità.
Una ricorrenza che vede impegnati gli anziani della borgata ponteallaniese, ultimi baluardi incrollabili che con le poche risorse disponibili cercano di tenere in vita una tradizione che li ha accompagnati dalla loro gioventù fino ai giorni nostri.
Sono ormai remoti i tempi che vedevano protagonisti i giochi che allietavano la giornata di san Maurizio come la corsa nei sacchi, il gioco dell’uovo, l’albero della cuccagna, il tiro alla fune. Tutti svaghi poveri allestiti con poco ma che rendevano la giornata allegra e spensierata, richiamando tanta gente a Pedona.
I tempi sono cambiati, tanti protagonisti non ci sono più e così, man mano, il piccolo centro ha subito una trasformazione generazionale e multietnica e gli ultimi pedonesi veri ormai anziani lottano perché san Maurizio a Pedona sia onorato e seppur in modo semplice, ricordato.
Nonostante ciò Geny Pieroni, caposaldo pedonese, con gran parte della parentela, ha organizzato una riunione familiare in onore di san Maurizio. Sono stati 34 fra grandi e piccini i Pieroni che hanno banchettato in onore del patrono, giunti dai paesi limitrofi ma anche dalla lontana Sicilia.
Geny, che è la più anziana abitante di Pedona dati i suoi 87 anni, è felice per esser riuscita a dimostrare la sua devozione a san Maurizio. Si potrebbe dire “san Maurizio Pieroni”, vista la partecipazione straordinaria di questo casato, ma cogliamo l’occasione per rimarcare la presenza di altri ragazzi di ieri, grandi oggi, come Orano Caproni (86 anni) e Sandrina Micheletti (84 anni) che al loro san Maurizio non rinunceranno mai.
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