Ricorrono tra il 2014 e il 2015 i 70 anni della Liberazione di Barga dall’occupazione tedesca e la definitiva cessazione delle ostilità che, per oltre sei mesi, imperversarono sul nostro territorio, venutosi a trovare sulla Linea Gotica. Un anniversario che non poteva essere ignorato, data la sua portata e la sua importanza, che deve rimanere viva in tutti noi.
Per questo l’amministrazione comunale, il Giornale di Barga e giornaledibarga.it e un gruppo di lavoro coordinato da dalla dottoressa Sara Moscardini, dalla professoressa Sandra Rigali, dalla fotografa Caterina Salvi e dal giornalista Andrea Giannasi proporranno una serie di iniziative per celebrare questo anniversario, legandolo in particolare alla storia del territorio di Barga.
Un primo evento si è tenuto già questa estate nell’ambito degli incontri nel “Salottino di Piazza Angelio”; in quella sede è nata l’idea, poi sviluppata, di continuare nella divulgazione di ciò che accadde a Barga nel biennio 1944-45, periodo in cui accaddero fatti che devono essere ricordati e valorizzati soprattutto per raccogliere, divulgare e tramandare la memoria locale ai tempi presenti.
La “guerra a Barga” fa infatti parte di un passato lontano eppure ancora molto vicino che può essere oggi approcciato con serenità e con rinnovato dovere morale di conoscenza, attraverso la costruzione di una memoria collettiva.
Entro il 5 ottobre, con il patrocinio del comune di Barga, dell’unità Pastorale, della locale sezione dell’istituto storico Lucchese, dell’associazione ricreativa Sommocolonia (borgo che ha, nel barghigiano, il triste primato di aver ospitato una cruenta battaglia) e del nostro Giornale si terranno le prime iniziative per entrare nell’ambito della celebrazione dei 70 anni della Liberazione.
Sabato 4 ottobre, invece, presso la sala consiliare di Palazzo Pancrazi (ore 17.30) si terrà un convegno dal titolo “Barga sulla Linea Gotica” al quale prenderanno parte Gianluca Fulvetti (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Lucca); Andrea Giannasi (Museo della Liberazione Lucca e curatore degli eventi del 4 e 5 ottobre) e Mauro Campani (Anpi Barga). In quella sede sarà presentato anche il primo numero della rivista “Il 70°” realizzata da Sara Moscardini, Sandra Rigali e Caterina Salvi, la prima di una serie di pubblicazioni realizzate dal gruppo di lavoro appositamente costituito che illustrerà gli eventi e i personaggi salienti del biennio 1944-1945 attraverso articoli, materiale fotografico, illustrazioni, testimonianze.
Copie de “Il 70°” saranno distribuite il giorno seguente, domenica 5 ottobre, quando a Fornaci arriverà la “colonna della Libertà” composta da veicoli militari d’epoca dell’Associazione Linea Gotica (ore 10.00). Dopo la deposizione di una corona ai caduti alle ore 11 la colonna si sposterà a Barga in piazzale del Fosso, dove, dopo la deposizione di un’altra corona, si terrà una sfilata verso il teatro dei Differenti che ospiterà una riflessione sulla Liberazione a cura del sindaco Marco Bonini, dell’addetto militare dell’Ambasciata del Brasile Colonnello Mario Felizardo Medina, del colonnello Fausto Viola, presidente FIVL (Federazione Italiana Volontari della Libertà) e di Mario Pereira, amministratore del Monumento Votivo Militare Brasiliano di Pistoia.
Alle 12, 30 seguirà l’inaugurazione presso le Stanze della memoria del Museo sulla Seconda guerra mondiale realizzato in collaborazione con il Museo della Liberazione di Lucca.
Questi i primi eventi in programma per avviare la commemorazione del 70° anno della Liberazione che, nei prossimi mesi, sarà celebrata con l’uscita di nuovi numeri della rivista previsti per dicembre 2014 (anniversario della battaglia di Sommocolonia) e per aprile 2015 (anniversario della Liberazione); con laboratori didattici presso le scuole e con la diffusione di quante più testimonianze sarà possibile raccogliere. A questo proposito tutti voi, se siete in possesso di documenti, immagini, scritti e ricordi, potete collaborare con il gruppo di lavoro arricchendo la mole di materiale fin qui raccolto.
Tag: liberazione, guerra, guerra a barga, 70°
Biondi Vittorio lino
2 Ottobre 2014 alle 21:11
corrige
Luca, l’ingresso dei primi patrioti in Barga è il 9 ottobre , e contrariamente a quanto ti han riferito i cosidetti storici, non il 5 assolutamente. Tiziano e i suoi , patrioti della XI Zona, tra i quali mio padre, vivente ( purtroppo sempre per i cosiddetti storici…), via…”scarpantibus” provenienti da Bagni di Lucca, dopo essersi fermati a Fornaci e a Coreglia, entrarono in Barga il 9 , e dormirono sotto la Volta del Menchi, dove erano conservati gli strumenti musicali della banda. ( dettaglio comprovante).L ‘ingresso successivo ( concordato )della FEB è alle ore 10, 30 dell 11 Ottobre. Fu salutato da tre salve di cannone provenienti da Lama un ora dopo che provocarono tre morti, donne.Per la Storia. Quella vera.
Moscardini Sara
3 Ottobre 2014 alle 13:59
corrige2
Gentile Colonnello Biondi,come potranno confermarLe gli amici del Giornale di Barga, quello che ha rinvenuto nell’articolo è un refuso in fase di scrittura dell’articolo.La rievocazione della Liberazione di Barga è fissata al 4 e al 5 ottobre per la disponibilità delle persone coinvolte.I “cosiddetti storici” conoscono la cronologia degli eventi legati al passaggio del fronte a Barga.Per dare scanso ad equivoci, riporto di seguito le frasi che potrà leggere sul giornale che presenteremo, “Il Settantesimo”, nel timeline da me stilato:Ottobre, 6: Le truppe brasiliane occupano Fornaci di BargaOttobre, 9: I partigiani dell’XI Zona Patrioti del comandante “Pippo”, guidati da Tiziano Palandri, prendono possesso del Comune.Ottobre, 11: Alle 10,30 arrivano i brasiliani che già nei giorni precedenti erano saliti a Barga per brevi perlustrazioni (…).La rivista è andata in stampa a inizio settimana e sarà distribuita domenica 5. Spero che avrà possibilità di averne visione.Le fonti scritte da cui ho recepito i diversi dati saranno riportate nella rivista, così come l’elenco dei caduti civili di Barga del periodo.Aggiungo che la fotografia riportata a inizio articolo è stata da me fornita agli amici del Giornale di Barga. La foto è stata da me scattata presso l’Archivio del Comune, ovviamente munita di debita autorizzazione alla consultazione e alla riproduzione del materiale. Si tratta della deliberazione della Giunta Comunale con cui si sancisce il 9 ottobre come data di Liberazione della cittadina.Alla luce di quanto le ho appena esposto ho ritenuto doveroso replicare alle sue osservazioni, espresse a mio avviso con toni non esattamente appropriati.Sperando di aver chiarito questo malinteso, Le porgo cordiali saluti. Niente vieta, spero, previa la sua disponibilità, chiarimenti o collaborazioni future.Dr.ssa Sara MoscardiniPS La risposta che Le ho inviato è personale e non a nome del gruppo di lavoro.
Luca Galeotti
3 Ottobre 2014 alle 14:20
Errata corrige
Confermo quanto scritto da Sara Moscardini. La frase a cui si riferisce Vittorio Biondi (Entro il 5 ottobre, data in cui, nel 1944, le truppe Brasiliane fecero ingresso nel territorio avviando il processo di liberazione) è senza dubbio un refuso nostro o meglio è stata una frase in cui mancavano alcuni dettagli che sono saltati in fase di pubblicazione e che hanno completamemnte alterato il tutto. Ce ne prendiamo quindi tutte le responsabilità.L’entrata dei Brasiliani della FEB a Barga, è effettivamente avvenuta l’11 ottobre, ma su questo mi pare che non ci siano dubbi da parte di alcuno. Lo ripetiamo, l’errore è da attribuirsi solamente a noi e di questo chiediamo scusa ai lettori ed a chi si è sentito offeso da tale inesattezza.Provvediamo pertanto a coreggere la frase incriminata.Luca Galeotti
Maria Elena
4 Ottobre 2014 alle 12:50
La mia spiegazione
Ho scritto io l’articolo, permettetemi di spiegare come ho ragionato.La frase che ha suscitato il commento del colonnello Biondi diceva: “Entro il 5 ottobre, data in cui, nel 1944, le truppe Brasiliane fecero ingresso nel territorio avviando il processo di liberazione…”Basandomi su quanto riporta monsignor Lombardi nel suo diario “Barga sulla linea gotica” (uno dei “cosiddetti storici” a cui mi sono riferita per stilare l’articolo) ho dedotto che in quei giorni i Brasiliani erano sul “territorio” (non essendo campanilista ho considerato “territorio” anche quello dei comuni vicini) dato che “la sera del 5 ottobre…una cannonata proveniente dalla parte di Ghivizzano arriva su Barga… Nella notte dal 6 al 7 altri tiri su Barga senza conseguenze. Sono le truppe Brasiliane le cui avanguardie hanno raggiunto Fornaci…”Dunque, anche se sono solo avanguardie, il 6 di ottobre i brasiliani sono a Fornaci: difficile pensare che il 5 fossero tanto lontani da Barga. Per questo ho ragionato che i brasiliani, in quei giorni di ottobre, “fecero ingresso nel territorio”.Certo le azioni sono cominciate qualche giorno dopo; volevo però trovare un senso al giorno 5 ottobre 2014 (e un senso c’era), dato che continuo a credere che le truppe alleate formate da brasiliani in quella data del 1944 erano già intorno a Barga a valutare il da farsi.In quanto poi ai “patrioti” che cita Biondi, tra i quali rientra anche suo padre vivente, massimo rispetto e riconoscenza. Da parte mia, a loro ho alluso solo pubblicando la foto di apertura, lo stralcio della delibera che dichiara Barga liberata per mano degli alleati dall’oppressione nemica il giorno 9 ottobre. (Il comune fu preso in possesso dal partigiano Tiziano che ne esercitò le funzioni di Capo – ecco dove sono i partigiani o patrioti nel mio articolo)Dunque, ricapitolando, per la storia, quella vera, mi scuso se le frasi che ho scritto sono state di difficile comprensione e forse un po’ contorte, ma una “corrige” mi sembra eccessiva. I brasiliani, il 5 ottobre, erano già da queste parti pronti, nell’arco di 4 giorni, a dar man forte ai partigiani per riprendersi la libertà.
Moscardini Sara
4 Ottobre 2014 alle 14:24
grazie
Grazie per la tua spiegazione Maria Elena! Tra l altro invito tutti a leggere il bell articolo che hai scritto su mons. Lombardi sul primo numero del 70° che secondo me coglie perfettamente il personaggio. Ringrazio anche te e Luca per aver focalizzato l attenzione nei giorni scorsi sul volume del Lombardi, riportando le trascrizioni; un lavoro prezioso nel pieno delle ricorrenze. Chiudo con la frase di un mio amico: che bello che ci sia un luogo come Barga dove ancora ci si interessa e discute su questi argomenti!