Prendono forma ogni giorno di più i pesci dello ziqqurat che, dopo essere stato scolpito in piazza Angelio, andrà ad unirsi al parco di sculture sottomarine ideato per proteggere dalla pesca a strascico le coste antistanti a Talamone.
Un argomento, la difesa del mare, alquanto insolito per la nostra terra di collina ai piedi degli Appennini, ma non fuori luogo. Come spiega infatti Massimo Catalani durante la chiacchierata che potete ascoltare più sotto, il benessere del mare è il benessere di tutta la terra. E quindi anche noi gente di terra dobbiamo avere interesse a difendere i pesci, i fondali, le coste.
Quest’idea, che a Barga è arrivata sotto forma di performance artistica durante la quale lo scultore Massimo Catalani lavora live in piazza e accoglie tutti coloro che vogliono dare un colpo di scalpello, è nata nel 2006 da “Paolo il Pescatore” di Talamone che non senza difficoltà è riuscito a far depositare sui fondali di Talamone 600 blocchi di materiale inerte che rendessero impossibile la pesca a strascico illegale.
Da qui ha preso il via una seconda fase che ha visto la donazione di 200 blocchi di marmo provenienti dalle Cave Michelangelo. Quindici di questi saranno trasformati in sculture al fine di creare un parco sottomarino che sappia trasmettere un messaggio importante.
Ecco quindi la fine che farà la scultura della quale, fino a domenica 7, potremo assistere alla realizzazione: finirà a cinquanta metri di profondità per entrare a far parte dei fondali rendendoli inutilizzabili per lo strascico. Il tutto con il patrocinio di Green Peace e Legambiente e, anche se arrivate non senza difficoltà, delle autorizzazioni amministrative necessarie.
Ieri abbiamo incontrato Massimo Catalani un attimo prima che si mettesse a lavoro e, nella breve intervista che abbiamo realizzato con lui e che trovate qui sotto, spiega con precisione la nascita del progetto il suo scopo, le sue fasi. Buon Ascolto
Tag: la casa dei pesci, Talamone, pesca a strascico, paolo fanciulli, massimo catalani
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